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Il Questore di Roma dà il foglio di via a un dirigente di Greenpeace

Una misura pesante che sta facendo molto discutere. Espulsione dal territorio del Comune di Roma per Salvatore Barbera, responsabile della campagna Clima ed Energia di Greenpeace. Il foglio di via arriva a seguito della sua partecipazione, come portavoce all’azione organizzata da attivisti dell’associazione ambientalista, martedì in mattinata davanti a Palazzo Chigi per chiedere maggiore impegno del governo per la lotta ai cambiamenti climatici. «Ancora una volta un attivista che dimostrava pacificamente è stato bandito da una città, Roma, in cui peraltro lavora – commenta Greenpeace -. Era già successo nel 2007 a Brindisi, quando dopo un’azione di protesta alla centrale a carbone più inquinante d’Italia dodici attivisti furono banditi per tre anni. Pochi mesi dopo, il Tar di Lecce annullava il decreto di polizia. É successo di nuovo a fine maggio, dopo l’azione allo Stadio Olimpico di Roma nella campagna contro il nucleare, e anche in quel caso il Tar si è pronunciato all’inizio di settembre. L’utilizzo di uno strumento di riduzione della libertà concepito per criminali e oggi assorbito dalla normativa antimafia- proseguono gli ambientalisti in una nota – è un atto non solo sproporzionato ma profondamente sbagliato. Criminalizzare chi manifesta in modo spettacolare ma pacifico per difendere l’ambiente e il clima globale, un bene comune dell’umanità, è un errore grave. E ancora di più in un Paese che ha una lunga e triste tradizione di violenza politica e di terrorismo»

Il blitz di martedì era cominciato prestissimo nei pressi di Palazzo Chigi. Tre attivisti, due uomini e una donna, sono saliti dall’esterno di un balcone della sede del giornale Il Tempo e, utilizzando ventose in plastica e delle corde, hanno affisso uno striscione di protesta. Altri due, invece, muniti di imbragature da rocciatore, si sono arrampicati sui lampioni al centro di Piazza Colonna e hanno srotolato due striscioni gialli recanti delle scritte contro il governo. Personale della Digos e del Commissariato Trevi arrivati sul posto, hanno fatto scendere i due attivisti bloccando anche altri tre attivisti, che, indossando la maglia di «Greenpeace», incoraggiavano i due «scalatori» dal centro della piazza. I tre che si erano arrampicati sul palazzo del quotidiano sono stati bloccati sulla terrazza del palazzo del quotidiano mentre tentavano di nascondersi. Anche loro indossavano tute inneggianti al movimento ecologista. Quattro tra le persone fermate sono risultate già protagoniste di iniziative analoghe. Tutti e otto i fermati, di età compresa tra i 43 e i 23 anni, sono stati denunciati per manifestazione non preavvisata e per il reato di invasione di edifici.

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