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Alemanno e l’assegnazione di una tenuta a Casapound, interrogazione al Senato

CASAPOUND. DE LUCA, FERRANTE, DELLA SETA (PD) “REVOCARE ASSEGNAZIONE TENUTA REDICICOLI”.

“Quanto dichiarato dal leader di CasaPound Gianluca Iannone sulla morte del capo del pool Anti-terrorismo della Procura di Roma, Pietro Saviotti, mette in luce ancora una volta chi siano i personaggi vicini ad Alemanno. E’ inammissibile che a questi gruppi, alla ribalta sulla cronaca nera dei quotidiani, il sindaco, per una manciata di voti, conceda beni del comune e della collettività, come la Tenuta Redicicoli, ignorando sistematicamente le richieste di assegnazione provenienti da realtà associative ben più indiscutibilmente meritorie di quella in oggetto.”. Lo dichiarano il Consigliere di Roma Capitale Athos De Luca e i Senatori Ferrante e Della Seta.
“Sarebbe il caso – concludono i tre rappresentanti del PD – che il Sindaco tornasse sui suoi passi, revocando l’assegnazione di un bene di tutti i cittadini, a un manipolo di neo-fascisti. la giunta di Alemanno non può pensare di amministrare il patrimonio capitolino come se fosse una cosa sua.”.
In relazione all’affidamento della Tenuta Redicicoli, composta da due fabbricati e 30 mila metri quadri di terreno, a “Isola delle Tartarughe Onlus”, riconducibile a Casapound, è stata presentata una interrogazione, sia al Comune che al Senato per vigilare sul rispetto dei principi costituzionali di tutela dei beni architettonici, della trasparenza, dell’imparzialità e della legittimità nell’azione della pubblica amministrazione.

INTERROGAZIONE
Ai Ministri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dell’interno

Per sapere, premesso che:

–    in via di Settebagni, al civico  531, si trova un doppio casale antico, circondato da tre ettari di terreno e confinante con la tenuta di Redicicoli, nel cuore della riserva naturale della Marcigliana. Al catasto è segnato come foglio 136, particelle 2-6. Si tratta di un lembo di agro romano sopravvissuto all’assalto del cemento. E’ di proprietà del Comune di Roma, che lo ha ottenuto nel 2000, a mò di compensazione, dalla società Porta di Roma;
–    il 24 maggio 2011, il vice capo di Gabinetto del Sindaco di Roma, Antonio Lucarelli, ha posto la sua firma su un verbale con cui si disponeva la consegna del bene a un rappresentante del Dipartimento Patrimonio e Casa del Comune, e contestualmente l’affidamento dello stesso in uso al legale rappresentante della cooperativa “Isola delle Tartarughe Onlus”, Sig. Paolo Sebastianelli;
–    tale verbale, con successiva consegna delle chiavi, sarebbe stato firmato e protocollato in virtù di un precedente atto amministrativo con cui il Comune di Roma avrebbe ratificato la decisione di affidare alla cooperativa “numero due fabbricati” e “l’area circostante per circa 30 mila metri quadri”. Il rimando è all’ordinanza sindacale numero 2 del 23 maggio 2011, numero di protocollo 23569. Peccato per la trasparenza che, essendo un’ordinanza emanata dall’Assessore al Patrimonio, e non dal Gabinetto del Sindaco, nel registro degli atti del Comune di Roma non compaia. E peccato che nel documento non vi sia traccia nemmeno del progetto di utilizzazione dell’area che l'”Isola delle Tartarughe” avrebbe dovuto predisporre;
–    inoltre è importante evidenziare che la cooperativa “Isola delle Tartarughe Onlus” è chiaramente riconducibile a Casapound: il Sebastianelli è uno stretto collaboratore del leader di Casapound Gianluca Iannone, e del resto il codice per donare il 5 per mille alla cooperativa è ben visibile sul sito online di Casapound;
–    questa opaca e poco trasparente vicenda è stata denunciata nei giorni scorsi da vari quotidiani tra cui “L’Unità” e “La Repubblica”. Una vicenda inquietante anche per i consiglieri comunali del Partito Democratico di Roma, che hanno annunciato che porteranno tutta la questione all’attenzione della Commissione Trasparenza del Comune;
–    è del tutto evidente che la giunta del Sindaco di Roma Alemanno non può pensare di amministrare il patrimonio capitolino come se fosse una cosa sua. Non solo Alemanno  tarda nel restituire alla collettività i beni confiscati alla mafia, come già denunciato dall’associazione Libera – sul fatto gli scriventi hanno presentato un’interrogazione parlamentare n. 4-06121 – ma l’attuale amministrazione ha finora sistematicamente ignorato le richieste di assegnazione provenienti da realtà associative ben più indiscutibilmente meritorie di quella in oggetto.

Alla luce di quanto sopra esposto si chiede ai Ministri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dell’interno di conoscere:

–    se non ritengano urgente,  al fine di vigilare sul rispetto dei principi costituzionali di tutela dei beni architettonici, della trasparenza, dell’imparzialità e della legittimità nell’azione della pubblica amministrazione, attivarsi nell’ambito delle proprie rispettive competenze al fine di accertare se l’amministrazione comunale di Roma, assegnando l’area di via Settebagni n. 531 alla cooperativa “Isola delle Tartarughe Onlus” ed emanando l’ordinanza sindacale numero 2 del 23 maggio 2011, numero di protocollo 23569, non abbia espressamente violato le proprie prerogative istituzionali;
–    se non intendano accertare se l’amministrazione comunale di Roma, con l’adozione di questi atti amministrativi, abbia seguito tutte le procedure che impongono un corretto utilizzo dei beni e del denaro pubblico;
–    se non intendano verificare nel caso in oggetto il rispetto delle norme afferenti alla tutela dei beni d’interesse paesaggistico e storico.

Senatori Francesco Ferrante e Roberto Della Seta

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