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I cinesi hanno acceso migliaia di candele…Alemanno li evita

Cuore. Tor Pignattara è piena di candele, la piazzetta davanti alla chiesa ne registra una lunga doppia fila sul bordo del marciapiede, un’altra stesa intorno a una struttura che sta in mezzo allo slargo, poi prende forma anche un grande cuore. Poco più in là c’è il posto in cui è avvenuto l’agguato, ci sono tre zone di candele e lumini, una è sovrastata dalle foto innocenti della piccola Joy. Il gesto più comune è quello di accendere una candela e unirla alle altre, un gesto che accomuna cinesi e non.

Orgoglio. C’è anche questo nel corteo di cinesi, in maggioranza molto giovani, che con qualche fiore bianco in mano e pochi cartelli (no violenza, sì sicurezza) va oggi martedì 10 gennaio 2012 da piazza Vittorio all’Esquilino a Tor Pignattara. Ripetono un paio di slogan in cinese, chiedono pace, procedono veloci, si vede che è il loro primo corteo in Italia e forse in Europa. Pochissimi i non cinesi nel corteo, oggi è la giornata dei cinesi. Cinquemila? Tanti comunque, molte le ragazze, prevale il colore nero, prevale soprattutto questa loro prima volta che vale come una vetrina o un bagno di folla.

Pietà. Davanti al primo striscione procede ad occhi chiusi e sorretta da due donne connazionali la sorella di Zhou, zia di Joy, Leyan. Forse è suo il nome che spunta sul citofono dell’abitazione degli Zheng, Leyan è fotografata, ripresa dalle telecamere, è l’immagine del dolore. Piegata come la pietà.

Italiani. Non molti, neanche pochi. Si vedono forse di più altri immigrati come i bengalesi dietro uno striscione, maghrebini e soprattutto maghrebine col velo in testa. Gli italiani sono del Pd (con un volantino in cinese), della Federazione delle sinistre (altro volantino: Tor Pignattara non torni ad essere il Bronx), di Zona rebelde (tutti dietro uno striscione). C’è però anche un po’ di popolazione del quartiere, abitanti di via Tempesta e della traversa del fattaccio, gente alle finestre, mamme che dicono di fronte alle foto appese di Joy: “Ma quanto sei bella…”.

Violenza. Il corteo è non violento. La violenza è additata come un nemico. Non c’è odio, non c’è rassegnazione, i cinesi oggi si sono contati. E sono tanti. Oggi insomma è successo qualcosa a Roma. In ogni caso Alemanno non si è presentato alla fiaccolata di Tor Pignattara in ricordo dei due cinesi uccisi. Ma di chi è sindaco?

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