Aveva solo pochi mesi di vita la piccola uccisa al Pigneto da due rapinatori spietati. Uccisa col padre, per un po’ di euro.
Tre colpi di pistola che riempiono di orrore. Tre colpi contro una famiglia cinese…
Il Pigneto sud, che sfocia in Tor Pignattara, è da tempo il nuovo centro geografico di Roma. Altro che piazza Venezia.
Dunque, hanno ucciso nel cuore della città reale, per come Roma è fatta oggi.
Sono malandrini killer che rialzano la testa. L’altro giorno al Pertini i parenti di quel pregiudicato che a San Basilio ha innescato una catena di morti e feriti riempiendo casa di botti micidiali poi esplosi di brutto, sono stati capaci di aggredire i medici del pronto soccorso.
All’Esquilino da tempo gira una vigilanza privata, pagata dalla comunità dei negozianti cinesi, il fatto è stato criticato, certo. Ora diventa più difficile farlo.
Del resto, bisognerà dirla tutta prima o poi. Non lontano dal posto in cui è scattato oggi questo duplice micidiale omicidio vivevano fino a poco tempo fa i rom del Casilino 900. L’enclave orribile per eccellenza. Ma un giorno ecco cosa mi hanno riferito alcuni capofamiglia rom? Di essere stati più volte rapinati da banditi locali, forse della dirimpettaia Centocelle. I rom derubati di soldi e monete d’oro nascoste, quei tesoretti che gli zingari si portano dietro.
Eccoli dunque, abbiamo a che fare con una nuova categoria di criminali: i giovani killer di extracomunitari.