Grecia in fiamme. Passa il piano di austerità, ma Atene è sconvolta dagli scontri che ancora a tarda notte proseguono tra i manifestanti e la polizia. In azione l’ala dura – anarchici e black bloc – si contano già 22 arresti e 60 feriti. Vari edifici in fiamme, la biblioteca universitaria, due cinema, due agenzie di banca, un caffè Starbuks. Occupati a più riprese il Comune e la facoltà di legge. Sciolto con i gas lacrimogeni un comizio di Theodorakiss.
Il piano è stato approvato alle 23.58 con 199 sì e 74 no. 41 i transfughi della maggioranza che sono stati espulsi da Nea Democratia (destra), in ventuno, e dai socialisti del Pasok (in 20). Il pacchetto approvato prevede una radicale riforma del mercato del lavoro, con una profonda deregulation; una diminuzione di oltre il 20% del salario minimo garantito e un taglio delle pensioni; una drastica economia di spesa in settori come la difesa, gli ospedali e le autonomie locali; la vendita dei gioielli di famiglia, come le quote pubbliche in petrolio, gas, acqua e lotteria.
In cambio, il progetto di accordo tra la Grecia e i suoi creditori internazionali prevede il via libera al nuovo piano di salvataggio da 130 miliardi di euro, con la possibilità di usufruire di 35 miliardi di prestiti dal fondo temporaneo salva-Stati Efsf, che andranno ad aggiungersi ai 4,5 miliardi dei ricavi dalle privatizzazioni e ai risparmi.
Scontri proseguono ad Atene nella notte. Altri scontri a Volos (incendiata una banca), Eraklion, Salonicco, Corfù.