Elio Pagliarani non c’è più, uno ad uno quelli del Gruppo 63 se ne vanno. Dopo Sanguineti ora Pagliarani. Filippini e Manganelli se ne sono andati da tempo. Dei più noti resta a rappresentare quella stagione di avanguardia letteraria, chiusa nel ’69, Umberto Eco…
Pagliarani si è spento in una clinica romana a 84 anni. Era uscito con i Novissimi nel 1961, allora l’avevamo conosciuto. Era romagnolo, il poemetto sperimentare che lo rese noto era La ragazza Carla; apparso dapprima su una rivista letteraria nel 1960, pubblicato in volume nel 1962. Dagli anni ’60 viveva a Roma, a via Margutta 51A, interno 29, quello la cui terrazza, un tempo fiorita di gelsomini, rose e viole, troneggia sull’ampio giardino a ghiaietta dello stabile. Innumerevoli le riviste a cui ha lavorato e collaborato. Era stato anche il critico teatrale di Paese Sera.
Che cosa c’era nella sua poesia? Lavoro, classi subalterne, insomma era un poeta attento a ciò che abbiamo intorno. Un poeta compagno. (sotto, Pagliarani a sinistra, con Ungaretti : con Elio Pagliarani, Furio Colombo, Nanni Balestruini ed Enrico Filippini…)