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Vandali antisemiti alla Cesana di Roma: divelto un ulivo della pace e svastiche

L’ulivo piantato il 27 gennaio, nella Giornata della Memoria, sradicato, bruciacchiato e infine gettato di fronte all’ingresso della scuola. Serrature di porte liquefatte dal fuoco. Infine una grande svastica dipinta sul muro della scuola elementare adiacente alla media accompagnata dalla scritta “Cesana comunista”.

L’hanno scoperto questa mattina, al rientro dopo la pausa domenicale, gli operatori scolastici del 121° Circolo che accoglie in via Parboni (tra Porta Portese e Trastevere) la scuola media Gianicolo e la scuola elementare Cesana, che prende nome dall’ebreo Franco Cesana il più giovane partigiano italiano. Nel mirino soprattutto la scuola elementare, impegnata da tempo sul fronte della memoria.

Sul posto sono stati chiamati poco dopo i carabinieri. L’ulivo è stato in seguito ripiantumato nel terrapieno da cui è stato divelto. L’albero mostra le sue povere ferite.

A portare la pianta alla Cesana il 27 gennaio era stata l’associazione ecologica ebraica KKL Italia (Keren Kayemeth Leisrael, fondo nazionale ebraico per l’ambiente) intervenuta con Leo Veneziani e Lorella Zarfati. Quel giorno, un piccolo alunno della Cesana aveva poi letto testimonianze di vittime della Shoà.

Molto secca ora la reazione di Raffaele Sassun, presidente nazionale dell’associazione ambientalista ebraica: “Sono contento che l’ulivo anche se piuttosto malconcio sia stato già riposizionato dove era stato piantato- dice l’esponente di KKL Italia -, però non basta: sempre in accordo con la scuola, vorremmo ripiantarne al più presto un altro su quel terrapieno, in un giorno qualsiasi, per significare la valenza della vita. Detto questo mi preoccupa molto che tutto ciò sia successo. Preoccupano queste azioni di insofferenza e di antisemitismo, una specie di slavina nera che bisogna combattere con la spiegazione, l’educazione e la fratellanza”.

Alla Cesana ieri insieme allo sconcerto per l’azione subita si era insinuato anche il timore di fronte a queste azioni che mischiano caratteri vandalici purtroppo ricorrenti con un fondo più inquietante di provocazione antisemita. Le modalità dell’azione notturna, probabilmente portata a termine nella nottata di domenica (il sabato in vista del mercato domenicale le strade tutt’intorno cominciano a popolarsi di venditori e standisti fin dalle ore più piccole), sono facilitate dalla relativa facilità di accesso ai terreni della scuola. Una complicazione in più per le indagini delle forze dell’ordine.

Paolo Brogi

corriere della sera 27.3.2012

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