Giulietta Banzi Bazoli, anni 34, insegnante
Livia Bottardi Milani, anni 32, insegnante
Euplo Natali, anni 69, pensionato
Luigi Pinto, anni 25, insegnante
Bartolomeo Talenti, anni 56, operaio
Alberto Trebeschi, anni 37, insegnante
Clementina Calzari Trebeschi, anni 31, insegnante
Vittorio Zambarda, anni 60, operaio
Otto vittime senza giustizia per la strage di Brescia del 1974. Tre processi per non individuare i colpevoli. La strage di Piazza della Loggia è stata la più “politica” delle stragi dello stragismo fascista e dello stato deviatoi negli anni Settanta. Otto i morti, erano tutti andati a manifestare quel giorno – il 28 maggio del 1974 – in Piazza della Loggia contro i rigurgiti del fascismo nel bresciano. Non erano vittime prese a caso, erano antifascisti convenuti in piazza.Una bomba nascosta in un cestino portarifiuti fu fatta esplodere mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati e dal Comitato Antifascista con la presenza del sindacalista della Cisl Franco Castrezzati, del parlamentare del Pci Adelio Terraroli e del segretario della camera del lavoro di Brescia Gianni Panella. L’attentato provocò la morte di otto persone e il ferimento di altre centodue.