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Studenti e specializzandi di medicina: no alla nuova tassa del 20% sulle borse di studio

Gli studenti e gli specializzandi di medicina contro la tassa sulle borse di studio. Lunedì assemblea alle 14 a Igiene del Policlinico Umberto I. Ecco il comunicato:

Blocchiamo l’emendamento sulla tassazione delle borse di studio

roma – Ne’ questione di cassa ne’ questione di casta

16 e 17 aprile Sciopero degli assegnisti, specializzandi e studenti internisti del policlinico Umberto I

di Assemblea Di Medicina

15 / 4 / 2012

Con un emendamento al decreto legge contenuto nel pacchetto delle semplificazioni tributarie che rende applicativo, modificandolo, il decreto n 16 del 2 marzo scorso, è stata approvata al Senato l’introduzione di un’aliquota Irpef del 20% su tutte le borse di studio che superino il tetto degli 11.500 euro l’anno ( sostanzialmente la maggior parte) . Un’ imposta sul reddito viene sancita per tassare ciò che, lungi dal rappresentare una forma di reddito in senso stretto, rappresenta invece l’unica forma di sostentamento diretto, per l’assegnista, al proprio diritto allo studio. Con quei soldi , infatti, ed è questo il caso ad esempio degli specializzandi di Medicina, ci si continua a pagare le tasse e la quota associativa per la professione svolta dentro ai Policlinici per tutta la durata di questo atipico contratto.

Il lavoro invece, è vero , è lavoro a tutti gli effetti, spesso anche a scapito della formazione e di un reale apprendimento che dia il tempo di sedimentare e discutere quanto appreso, vista la routine caotica cui bisogna far fronte. Il Lavoro degli specializzandi viene dunque riconosciuto come tale quando si tratta di orario da garantire nei reparti, di tasse, certo non quando ne si denunciano le storture! Salvo poi riempirsi la bocca sul tema della formazione e dei giovani come motore e volano di un Paese.

Ma la condizione degli specializzandi e specializzande di Medicina è quella condizione di limbo fra chi è ancora in formazione, chi sta ancora completando il suo processo di accrescimento culturale e di acquisizione delle competenze , e che si trova però a svolgere già nel concreto il proprio lavoro portando letteralmente avanti interi progetti di ricerca,laboratori , reparti.

A essere colpita qui non è tanto o soltanto la busta paga di una presunta categoria, non soltanto il portafogli del giovane medico , ma il concetto stesso del diritto allo studio e a una formazione dignitosi. Si sancisce che la borsa di studio se supera i 960 euro mensili equivalga a un reddito. Il fatto è che queste forme di sussidio non dovrebbero essere considerate un reddito imponibile, mentre il nostro è sempre di più un lavoro, una copertura di enormi voragini nella gestione dei reparti e degli ambulatori, delle carenze di personale e delle assenze di chi avrebbe la responsabilità di gestire e coordinare .

Siamo stanchi di dover essere il velo che copre la realtà degradante e degradata di una sanità e di un’istruzione sempre più abdicate dal pubblico; una soluzione a costo pressoché zero, al blocco del turnover contenuto già nella legge 133 e poi nel ddl gelmini su università e ricerca. Oltre al danno anche, la beffa di vedersi tassato ancora una volta e sotto nuova forma il diritto allo studio; ancora una volta oltre allo sfruttamento di forza lavoro reale arriva un’ulteriore negazione dei diritti da un governo che parla molto di giovani, di precarietà senza aver mai creato realmente un canale di comunicazione vero e credibile con questa realtà. Del resto … ce lo chiede l’Europa.

Ecco perché la nostra non può, non vuole e non deve essere né una battaglia di casta, né di cassa, rivolta solo ed esclusivamente alla declinazione economica di questo decreto. La cornice politica, ideologica e concettuale dello stesso è quella che deve interessarci e a cui dobbiamo saper guardare per costruire dissenso, ma anche un’alternativa a una condizione , formativa, lavorativa e, in ultima istanza esistenziale , sempre più precaria e orfana di diritti.

Per questo invitiamo tutti i soggetti attivi del mondo della formazione, tutti gli assegnisti di borse ad astenersi dalle attivita’ lavorative inerenti, nelle giornate di lunedi’ 16 e martedi’ 17 aprile, giorno in cui costruiremo una giornata di mobilitazione in piazza Montecitorio alle ore 11 per rivendicare il diritto a una formazione vera e per smascherare lo sfruttamento che si cela dietro all’assegnazione di borse di studio, stages e contratti atipici. Per ribadire con forza che questa è una battaglia di Welfare!

Invitiamo percio’ studenti e studentesse di Medicina in assemblea Lunedì 16 alle ore 14 ad Igiene, per discutere assieme della nostra partecipazione alle mobilitazioni!

Assemblea delle studentesse e degli studenti di Medicina

Fb: Medicina InMobilitazione; Twitter: Med InMob

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