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Chi sono i neonazisti greci di Chrysi Avgì (Le Monde racconta le loro intimidazioni di oggi ai seggi)

Dalla Grecia – dove il crollo socialista si accompagna alla crescita della formazione di sinistra  Syrizi – anche un pessimo segnale, l’avvento parlamentare di un gruppo dichiaratamente neonazista come Chrysi Avgì. Riprendo dal blog di Gad Lerner questa segnalazione dei giorni scorsi su Chrysi Avgì (Alba dorata), il gruppo neonazista greco che entrerà nel Parlamento greco. Sul loro conto già 60 aggressioni ad immigrati. La nota è firmata da Lo Straniero.

Si chiamano Alba Dorata, ma sono il frutto più oscuro della crisi greca. Sono i neonazisti di Chrysi Avgi, Alba Dorata in italiano, una formazione di estrema destra che ha come simbolo un meandro che ricorda una svastica.

Questo partito greco propone le mine alle frontiere elleniche per impedire l’arrivo degli immigrati, e vuole cacciare tutti gli stranieri.

Sono contro l’euro e vogliono mandare in galera i politici colpevoli del collasso della società ellenica .

Nelle loro manifestazioni fanno il saluto romano, e non smentiscono le accuse di violenza contro gli stranieri rivolte contro i loro militanti. Solo ad Atene sono state segnalate più di sessanta aggressioni agli immigrati nel corso di questa infuocata campagna elettorale.

“Noi non facciamo nient’altro che proteggere i greci – ha detto Epaminondas Anyfantis, un candidato del partito – Ora, se nel proteggere i greci, uno straniero si becca uno schiaffo o un calcio, credo che questo si inserisca nel quadro di questa protezione… perché ormai i greci devono rivolgersi ad Alba Dorata per avere protezione. Noi non siamo politici, siamo soldati che combattono per una causa”.

Il loro leader Nikolas Mihaloliakos ha affermato che Adolf Hitler è una grande personalità della storia, ed ha promesso di voler mettere la pena di morte per chi spaccia droga, e vietare per legge i sindacati.

Dopo vent’anni trascorsi ai margini della società greca, senza alcuna rilevanza, Alba Dorata rischia di entrare in Parlamento per la prima volta dalla sua fondazione. I neonazisti greci sono rilevati al 6% negli ultimi sondaggi, un successo trainato dalla delusione dell’elettorato conservatore nei confronti di Nuova Democrazia.

Nel centro della Grecia, ad Atene, alcune indagini demoscopiche li rivelerebbero addirittura al 20%. Alba Dorata è un mostro creato dall’austerità. Foto tratte da Bild e Ansa

Nella foto il capo di Alba dorata, Nikolas Mihaloliakos oggi ad Atene. Nel corso della giornata di votazioni si sono messi in mostra con alcune gravissime intimidazioni ai seggi lasciate correre dalla polizia greca. Querto è il quadro fatto da Le Monde:

Le petit parti d’extrême gauche Antarsyaun avait dénoncé plus tôt dans la journée l’irruption d’une trentaine de néo-nazis dans six bureaux de vote à Athènes où ils sont livrés à des intimidations contre des militants de gauche qui suivaient le déroulement du scrutin.

Interrogé par l’AFP, le porte-parole de la police, Athanassios Kokkalakis, a d’abord confirmé un cas impliquant “une quinzaine de membres du groupe Chryssi Avghi” dans un bureau d’une banlieue populaire d’Athènes, puis admis un deuxième incident dans un bureau proche, à Pétroupolis, sans être en mesure de fournir plus de détails.

Lire “Grèce : pourquoi un parti néonazi pourrait entrer au Parlement”

Un témoin oculaire a raconté à l’AFP l’irruption du groupe à Pétroupolis : “ils sont arrivés en voiture, ont bloqué la route, sont entrés dans le bureau où ils ont injurié et menacé les représentants de gauche et les électeurs, puis sont repartis”.

Le porte-parole de la police a souligné que le bon déroulement du scrutin était du ressort des assesseurs, et non de la police, “qui bien sûr est vigilante face à toute manifestation extrémiste tant de gauche que de droite”.

Elu en 2010 au conseil municipal d’Athènes après avoir noyauté les quartiers pauvres du centre d’Athènes où s’entassent les migrants en transit, le chef de Chryssi Avghi s’y était signalé par un salut hitlérien, à l’issue d’une altercation avec un dirigeant d Antarsya. La gauche grecque dénonce depuis des années l’inertie voire la complaisance policière envers les violences de ce groupe.

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