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Colleferro come Taranto: per l’Asl Rmg più 79% di ricoveri per malattie respiratorie. La colkpa è del termovalorizzatore

Coilleferro come Taranto? Secondo l’Asl RmG, grazie ai dati forniti da una sua indagine epidemiologica, il peggio viene dal termovalorizzatore che avrebbe spinto i ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie alla quota allarmante di  più 79%.

Il termovalorizzatore è a ridosso di Colleferro Scalo, delle case del quartiere. Viene da chiedersi perché sia stato costruito proprio lì, visto che a pochi km dall’altra parte dell’A1 Colleferro possiede una discarica che avrebbe potuto tranquillamente ospitarte l’impianto.

Le polveri e quant’altro scendono invece inesorabilmente dentro le case di Colleferro scalo. Perché dunque è stato costruito lì?

La risposta a Colleferro è molto semplice: quelli erano terreni di una famiglia titolata, legata a un grande gruppo industriale. Se è vero tutto ciò allora si capiscono parecchie cose.

Di che meravigliarsi dunque in tale contesto se la gente muore o finisce in ospedale? Bisognerebbe chiedere al sindaco Moffa che ha preceduto l’attuale, Caicciotti. Sempre centro destra, ma qualcuno ha più responsabilità degli altri.

Qui di seguito stralci del recente  rapporto epidemiologico dell’Asl RmG::

Rapporto Epidemiologia Rifiuti Ambiente Salute nel Lazio – ERAS Lazio». «I risultati hanno evidenziato come gli uomini residenti in aree identificate dai valori massimi di PM 10 emesso dagli impianti mostrino un eccesso del 31% di ospedalizzazioni per malattie dell’apparato respiratorio e del 79% per malattie polmonari cronico ostruttive (BPCO), rispetto ai residenti in aree meno esposte. Anche tra i bambini esposti a livelli medi e più elevati di concentrazione del tracciante del termovalorizzatore si è osservato un aumento di ricoveri per infezioni acute delle vie respiratorie (+78%)» (pag. 223, vol 3).

Lo studio ha preso anche in considerazione nello specifico le aree di Colleferro («L’area di Colleferro è una delle zone della regione Lazio ad elevata complessità ambientale») e San Vittore.
Ecco le conclusioni per Colleferro: «I risultati dello studio indicano che l’esposizione all’inquinamento atmosferico di background causa nella popolazione esposta un incremento delle ospedalizzazioni per disturbi respiratori. La frequenza di ricoveri per cause respiratorie è aumentata in seguito all’attivazione dei termovalorizzatori e l’analisi ha evidenziato un aumento delle ospedalizzazioni per patologie dell’apparato respiratorio soprattutto tra i bambini e le bambine residenti in aree ad alta concentrazione di questo inquinante (…)
La presenza di eccessi di morbosità per patologie respiratorie in entrambi i sessi e un eccesso di asma bronchiale nei bambini è stata osservata in un recente studio condotto nell’area. Gli autori attribuiscono gli eccessi osservati ad una esposizione cronica ad inquinamento ambientale. A tal proposito, anche una indagine nazionale sui disturbi respiratori nell’infanzia aveva rilevato una elevata prevalenza di asma bronchiale tra i bambini residenti a Colleferro. Dunque, in una situazione già complessa dal punto di vista della qualità dell’aria, l’attivazione dei termovalorizzatori ha significato, per gli uomini residenti a Colleferro, un aumento del rischio di ricovero per problemi connessi all’apparato respiratorio del 31% (eccesso che raggiunge il 79% se si considerano le infezioni acute delle vie respiratorie) per i soggetti più esposti al PM 10 rispetto ai residenti nelle aree a bassa esposizione. Un aumento del rischio di ospedalizzazione a seguito dell’inizio di attività degli impianti è stato riscontrato anche tra i bambini» (p. 153-154, vol. 3).

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