Informazioni che faticano a trovare spazio

Fuochi della camorra: l’incontro dei comitati al Viminale e gli impegni presi dal ministro Cancellieri

Fuochi della camorra, una svolta? L’incontro che il ministro dell’interno ha avuto finalmente oggi con una rappresentanza del Coordinamento comitati fuochi fa sperare di sì. Qui di seguito il comunicato emesso dai comitati e a seguire il documento con le richieste presentate al ministro Cancellieri.

Il 26 Ottobre il Ministro degli Interni Cancellieri ha ricevuto in visita al Viminale Padre Maurizio Patriciello ed un’ampia delegazione del Coordinamento Comitati Fuochi di  Napoli, Provincia di napoli e Provincia di Caserta. Per oltre un’ora il Ministro ha ascoltato con interesse le istanze e le richieste esposte e presentate in cartaceo con un documento articolato (in allegato) che conteneva una vasta documentazione e la copia della maxiquerela depositata in Procura a Napoli firmata da circa 35.000 cittadiniche coinvolge  42 Sindaci, i Presidenti delle due province ed il Governatore della Campania con le rispettive Giunte.

Le richieste fatte al Ministro sono le seguenti: istituzione del sistema satellitare di tracciabilità nazionale dei flussi di rifiuti industriali; approvazione di una legge che preveda l’inasprimento delle pene per reati ambientali; il blocco del flusso di rifiuti industriali in ingresso nella nostra Regione; l’istituzione di una cabina di regia da parte dei Prefetti di Napoli e Caserta per coordinare le azioni di controllo e presidio del territorio anche con una task force investigativa.

Il Ministro ha garantito un impegno immediato, congiunto con i Ministri di Ambiente e Salute, per far fronte a questa vera tragedia umanitaria.

Ha inoltre garantito che questo sarà solo il primo di altri incontri che seguiranno, il prossimo sicuramente con una sua visita nei nostri territori.

COORDINAMENTO COMITATI FUOCHI

Il Ministro dell’interno dott.ssa Cancellieri, in occasione dell’incontro con Padre Maurizio Patriciello, ha ritenuto opportuno incontrare una delegazione di cittadini, per ascoltare le loro testimonianze sulla situazione nei territori della “terra dei fuochi”.

Ma cosa possiamo noi aggiungere o raccontare rispetto a quanto non sia già (con dovizia di particolari) agli atti del Parlamento ?

Cosa dobbiamo aggiungere a quanto scritto e detto, non da noi, ma dalle Istituzioni stesse,  nelle relazioni della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul Ciclo dei Rifiuti e sulle Attività Illecite ad esso Connesse della XIV Legislatura (Relazione Finale Doc. XXIII N. 19, Relazione territoriale sulla Campania Doc. XXIII N. 17, Relazione Territoriale Stralcio Sulla Campania)? Commissione di inchiesta che in questi giorni, inoltre, è stata sui nostri territori stupendosi dinnanzi a tanta devastazione, come se ignorasse il lavoro svolto dai propri predecessori e come se due dei suoi attuali membri, (l’On. Mauro Libè e L’On. Paolo Russo), non avessero già fatto parte della stessa commissione che ha prodotto le relazioni suddette di cui in particolare l’On. Paolo Russo ne è stato addirittura il relatore e presidente?

Noi non possiamo che ribadire che i  roghi tossici sono un dramma all’interno di un contesto ambientale  già drasticamente compromesso e che gli episodi di cronaca ormai giornalieri (Discarica di Ferrandelle , fondi per le Bonifiche, sono solo gli ultimi in ordine di tempo) non fanno altro che accrescere la nostra rabbia e il nostro smarrimento dinanzi all’operato di chi le Istituzioni le rappresenta. Si accresce oltretutto la triste consapevolezza che, ad oggi, l’unico argine a tanto intollerabile malaffare e disprezzo dell’interesse della collettività, è rappresentato dalla Magistratura (che per sua natura interviene a danno avvenuto o da accertare) e dall’iniziativa della cittadinanza attiva (le cui azioni sono limitate e la maggior parte delle volte soccombenti).

Riteniamo importante essere presenti in tutti quei consessi dove si discute e si fanno scelte che ricadono direttamente sulla nostra pelle, per ascoltare ed essere testimoni degli impegni presi, ma quando ci verrà data la parola, non ci presteremo a strumentalizzazioni o al gioco del “Cavalluccio Rosso”, ma chiederemo di sapere COSA E’  STATO FATTO, cosa si STA FACENDO e cosa SARA’ FATTO rispetto ad un dramma che le Istituzioni CONOSCONO DA ANNI !!

In tal senso,  chiediamo a lei Sig. Ministro Cancellieri,

in qualità di membro del Governo della Repubblica Italiana:

1) Cosa è stato fatto e quando sarà disponibile ed operativo il sistema satellitare per la tracciabilità dei flussi di Rifiuti Industriali sul territorio Nazionale?

2) Ritenendo noi indispensabile fornire strumenti legislativi adeguati, alle forze dell’ordine e alla magistratura, per poter perseguire in maniera efficace ed efficiente i reati in campo ambientale, Le chiediamo: cosa è stato fatto per approvare Leggi che prevedano l’inasprimento severo delle pene per i reati ambientali ed in particolare per il trasporto e lo smaltimento illegale di rifiuti industriali di qualsiasi tipo? A noi risulta che membri della commissione, di cui sopra, hanno approntato  due proposte di legge a firma rispettivamente dell’On. Paolo Russo (presentata nel lontano 29 aprile 2008) e dell’ On. Mauro Libè (presentata nel lontano24 giugno 2009). A che punto è l’iter di approvazione?

3) Cosa è stato fatto, vista la situazione, per bloccare il flusso dei rifiuti Industriali (ad oggi permesso legalmente)  verso la Regione Campania e di cui non si ha la materiale possibilità di controllarne la reale natura? Nonostante la Campania sia ufficialmente sprovvista di siti di smaltimento per tale tipo di rifiuti.

4) Ritenendo indispensabile, per poter uscire da questa situazione, che il governo centrale non lasci sole le Istituzioni e le Amministrazioni Locali,  quali sono le iniziative che il governo vuole intraprendere a loro sostegno? E’ auspicabile che l’intervento non possa  e non debba essere all’insegna della passata gestione governativa dell’emergenza rifiuti in Campania, attraverso i commissari di governo, che, a nostro avviso, ha contribuito non poco ad aggravare la situazione. E’ necessario che i Prefetti di Napoli e Caserta si mettano a capo di una cabina di regia per gestire in maniera coordinata ed efficiente le risorse dei Comuni, sia umane che finanziarie, per garantire il presidio e controllo del territorio. E’ necessaria una task force, con la partecipazione di un procuratore impegnato in repressione di crimini ambientali, per ripercorrere l’intera filiera dei produttori che operano e smaltiscono i propri rifiuti in regime di evasione fiscale.

Ribadiamo, avendo l’occasione di rivolgerci ad un membro del governo nazionale, che siamo in attesa dei risultati delle indagini del NOE, indagini che sono state preannunciate dal Sig. Ministro dell’Ambiente dott. Clini a Luglio di quest’anno e delle dichiarazioni in Parlamento del Sig. Ministro della Salute dott. Balduzzi, relativamente alle sue affermazioni in merito all’aumento delle incidenze tumorali nei nostri territori. Dichiarazioni che in alcuni passaggi facevano riferimento a “cattivi stili di vita” come causa possibile  dell’aumento delle patologie tumorali, facendo prudentemente intendere questo come indicatore da mettere sullo stesso piano dell’inquinamento ambientale. Dichiarazioni che vanno ribadite nelle sedi istituzionali e che risultano, a nostro giudizio, avventate e per certi versi offensive, soprattutto nei riguardi delle tante vittime di cancro,  questo anche in ragione delle relazioni sopra segnalate che sembrano raccontare tutt’altra storia. A tal proposito riteniamo opportuno riportare un passaggio della Relazioni Territoriali sulla Campania (Doc. XXIII N. 17) sopra indicate che riteniamo significativo:

“… Questa Commissione ha ritenuto opportuno, a tale proposito, rappresentare al Ministero dell’Ambiente, l’opportunita` di estendere ai territori dei comuni di Acerra, Nola, Marigliano, Mariglianella, Brusciano, San Vitaliano, Visciano, Saviano, Cicciano, Tufino, Casamarciano, Comiziano, Roccarainola e Cimitile l’area perimetrale interessata dalle attivita` di bonifica in corso. A seguito, infatti, delle audizioni di esponenti delle istituzioni locali, delle categorie produttive, delle associazioni ambientaliste e degli organi deputati alle attivita` ispettive e di controllo, di magistrati e forze di polizia, nonche´ di rappresentanti dell’Istituto Nazionale di Geofisica, dell’Istituto Superiore di Sanita` e del Commissariato di Governo per l’emergenza rifiuti, sono stati acquisiti molteplici elementi informativi che inducono a ritenere il territorio sito a nord-est del capoluogo campano fortemente interessato da fenomeni di diffuso e perdurante inquinamento. In particolare, il quadro complessivo emerso dalle indagini svolte descrive una situazione di degrado ambientale dei suoli, delle acque e dell’aria, tale da comportare potenziali conseguenze pregiudizievoli per la stessa salute della popolazione residente. …”

COORDINAMENTO COMITATI FUOCHI                                       Roma, 26 Ottobre 2012Nella foto il ministro, al centro, tra padre Patriciello e Lucio Iavarone

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