Ancora sulle stragi naziste e sulla mancanza di iniziativa del governo italiano nei confronti dei boia. Ecco una lettera di Maria Trionfi, figlia del generale Alberto Trionfi trucidato dai nazisti:
Sono Maria Trionfi, figlia del generale Alberto Trionfi trucidato insieme ad altri 5 generali il 28 gennaio 1945 in località Kusnica Zelichowaska (Polonia) durante una marcia di trasferimento. Voglio aggiungere che, non solo lo Stato italiano non istituisce un procedimento penale contro i criminali nazisti, ma non dà neanche corso ai processi intentati dai privati. Io, con l’aiuto di Simon Wiesenthal a suo tempo (anni 1970 – 1980) riuscii a trovare un testimone oculare polacco (Jan Witka) della strage ed il nome dell’assassino (Otto Hois non si è mai saputo se fosse veramente Hois o Heuss). Ho iniziato un processo con tanto di avvocato e poi il processo si è chiuso perché il Ministero della Difesa non ha voluto (potuto?) inviare al Tribunale di Mannheim un documento- testimonianza – resoconto della strage che era stato richiesto. Franco Giustolisi nel suo libro e Roberto Olla alla televisione sono i soli che ne hanno parlato.
So che si parla solo di sei generali e di fronte alle stragi di centinaia, di migliaia di vittime forse sei persone contano poco, ma forse l’importante è proprio il fatto che non si è voluto procedere comunque nella ricerca dell’assassino.
Molto cordialmente
Maria Trionfi