Informazioni che faticano a trovare spazio

Alì Berlusconi e i quaranta testimoni (che il Tribunale indica alla Procura come possibili testimoni falsi)

Sono 40 i testimoni del processo Ruby su cui incombe ora l’accusa di falsa testimonianza. Altro che invidia del pene, come ha sostenuto oggi a piazza Farnese quel pietoso Giuliano Ferrara che è andato scovando sul fronte dell’invidia contro il ricco perfino Maria Antonietta. A Ferrara e alla sua consorte, col corredo di tante labbra a canotto che popolavano la squallida adunata (peraltro piuttosto fallita) a piazza Farnese vanno ora ricordati i 40 nomi che secondo il Tribunale di Milano sono in odore di falso e le cui sorti sono ora rimesse alla Procura perché indaghi e decida nel merito.

Ma chi sono questi personaggi? Ci sono voluti due minuti di lettura per leggere tutta la sfilza di nomi dei testimoni per cui il Tribunale, “visti gli atti… Invia in procura ipotizzando la falsa testimonianza”.

Eccoli dunque:

Passaro Antonio,

De Conceicao Santos

Oliveira Michelle,

Facchineri Serena,

Valentini Valentino,

Archi Bruni,

Estorelli Giuseppe,

Iafrate Giorgia,

Fagioli Barbara,

Barizonte Lisney,

Visan Ioana,

Toti Elisa,

Molena Cinzia,

Ferrero Marianna,

Ferrero Manuela,

Loddo Miriam,

Arminghioae Ioaana Claudia,

Cipriani Daltodo Francesca,

De Vivo Eleonora,

De Vivo Concetta,

Garcia Polanco Mary Ester,

Rigato Govanna,

Scockina Raissa,

Puricelli Giorgio,

Rossella Carlo,

Bonasia Roberta,

Rossi Maria Rosaria,

Ronzulli Licia,

Cerioli Renato,

Brunamonti Lorenzo,

Mariani Danilo,

Losi Simonetta,

Apicella Mariano

Eccoli dunque, guidati dall’ineffabile Carlo Rossella. Ci sono deputati come Rossi e Valentini, un membro del governo come Bruno Archi, medici (Puricelli), europarlamentari (Licia Ronzulli). Soprattutto il giro di escort e ragazze che hanno animato i bunga bunga ad Arcore. E il funzionario della questura di Milano Giorgia Iafrate, colei che materialmente la sera tra il 27 e il 28 maggio 2010 consegnò Ruby minorenne a Minetti e Conceicao andando contro gli ordini del pm di turno Annamaria Fiorillo.

“Siamo tutti puttane” ha tuonato Ferrara oggi in compagnia di Anselma Dall’Olio. Beh, forse, vedremo ora la Procura se e come intende definire il gruppo dei 40 (almeno dal punto di vista giudiziario). Se li dovesse rinviare a giudizio allora la frasetta di Ferrara andrà più umilmente ribattezzata: “Siamo tutti bugiardi matricolati”.

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