Informazioni che faticano a trovare spazio

Solidarietà a Luca Bertazzoni di “Servizio pubblico” aggredito da un fascista napoletano. La Federazione Stampa perché tace?

Solidarietà a Luca Bertazzoni, cronista sul campo di Servizio Pubblico che ieri in via del Plebiscito si è preso in testa una botta tramite un cartello con la celtica gestito da un energumeno sedicente venuto dalla Terra dei Fuochi.

Il sindacato dei giornalisti perché tace sull’episodio?

E’ normale che un cronista venga aggredito solo perché sta chiedendo della croce celtica?

Pochi giorni fa ho polemizzato con le risate di Nichi Vendola per l’aggressione, come altro chiamarla, del portavoce dell’Ilva al cronista Abbate di Taranto.

Ecco, mi pare che ci sia l’abitudine ormai al tiro al bersaglio nei confronti dei cronisti che non solo non crea scandalo ma è accolto in un silenzio misto di assuefazione e minimizzazione.

Non è così, cari miei. Chiedo che a Luca Bertazzoni, già premiato un anno fa col premio Ilaria Alpi per un suo ottimo servizio su Rosarno, chi di dovere manifesti pubblicamente un minimo di solidarietà.

Il Fatto Quotidiano dà ora anche un nome e un cognome all’aggressore. Un fascista napoletano. Gli inquirenti possono perseguirlo, no? Ci sono i video che documentano l’aggressione. Vediamo cosa succederà.

In questo video di repubblica l’aggressione (ce n’è anche un altro del Fatto quotidiano)

http://video.repubblica.it/dossier/decadenza-berlusconi/decadenza-berlusconi-tensione-fuori-palazzo-grazioli/148219/146733?ref=vd-auto

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