Amnistia in Russia per le condanne sotto i 5 anni. Presto libere le due Pussy Riot incarcerate?
mercoledì, 18 Dicembre, 2013Amnistia. Non si fa in Italia, la fa la Russia di Putin con un’approvazione “bulgara” alla Duma con 446 sì su 450. Amnistia per le condanne però sotto i cinque anni: e così dovrebbero usufruirne le due Pussy Riot in carcere, Nadezhda Tolokonnikova (nella foto) e Maria Aliokhina . Si saprà entroi poco tempo se questo è vero. Ecco di seguito l’articolo del corriere.it:
Le due Pussy Riot Nadia Tolokonnikova e Maria Alyokhina – in carcere con l’accusa di teppismo per la performance anti-Putin nella cattedrale di Mosca, con una condanna di due anni- potrebbero essere liberate presto. Entro Capodanno secondo uno degli avvocati delle attiviste, Irina Khurnova. È questo l’effetto dell’amnistia voluta dal Cremlino per i 20 anni della Costituzione a cui la Duma russa ha dato il sì definitivo. Il provvedimento, presentato dal Cremlino il 9 dicembre, è stato adottato da 446 deputati su 450 nella Duma (camera bassa) in ultima lettura.
IL TESTO – Il testo finale prevede l’amnistia per i condannati a reati che prevedono meno di 5 anni di reclusione e per gli imputati di reati minori in attesa di giudizio, incluso quello di «teppismo», e le madri di figli minori. Dovrebbe dunque beneficiarne sia le due Pussy Riot Nadezhda Tolokonnikova e Maria Aliokhina . Inoltre la sanatoria favorisce categorie come gli anziani oltre i 60 anni, disabili, donne incinta, poliziotti e militari.
L’italiano Cristian D’Alessandro (Epa)ARTIC30 – Grazie ad un emendamento dell’ultimo minuto il provvedimento di clemenza è stato esteso anche agli attivisti di Greenpeace, tra cui l’italiano Cristian D’Alessandro -incriminati per l’assalto di settembre a una piattaforma nell’Artico – che potrebbe tornare a casa per Natale. È stato infatti disposto che l’amnistia si applichi anche a quanti non sono ancora stati processati per teppismo o reati di portata analoga, senza bisogno di attendere una sentenza come prevedeva il testo originario.
PUSSY RIOT – Come riportato dalle agenzie russe, il provvedimento entrerà in vigore prima del fine settimana, dopo la pubblicazione del testo ufficiale, e sarà poi attuata entro sei mesi. Irina Khrunova, avvocato delle due Pussy Riot ancora in cella, ha affermato che se l’amnistia dovesse passare ed essere pubblicata giovedì le sue clienti potrebbero uscire di prigione il giorno stesso. «Se tutto va secondo i piani, saranno liberate immediatamente», ha detto all’agenzia di stampa Dpa. Alyokhina e Tolokonnikova, ha scritto su Twitter il marito di quest’ultima, Pyotr Verzilov citando le autorità del carcere, saranno liberate immediatamente. Ma il Russian Federal Prison Service non ha voluto rilasciare commenti in merito ad una possibile data della loro scarcerazione.. Le Pussy Riot Nadia Tolokonnikova e Maria Aliokhina stanno scontando due anni di detenzione in due differenti colonie penali, giudicate colpevoli di «teppismo motivato da odio religioso». La fine della loro pena è prevista per marzo prossimo. Anche la terza attivista del gruppo punk femminista, Katia Samutsevich, condannata e poi scarcerata con la condizionale l’anno scorso, rientra nell’amnistia, ha fatto sapere la Khurnova.
tagged under: Amnistia.Maria Aliokhina.Nadezhda Tolokonnikova.Russia
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