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Massimo Gizzio, lo studente antifascista colpito alle spalle nel ’44 da sicari del regime, sarà ricordato nella Protomoteca del Campidoglio

Giovedì 30 alle 17 nella Protomoteca del Campidoglio il ricordo di  Massimo Gizzio Studente partigiano ucciso 70 anni fa a 18 anni.

Il 29 gennaio 1944,  è il giorno in cui un gruppo armato di giovani fascisti  spara a Massimo Gizzio,colpendolo alle spalle, vicino al Liceo Dante

Alighieri, durante una manifestazione – organizzata dal movimento studentesco romano  in contemporanea in tutte le scuole romane,

contro l’occupazione  nazi-fascista. L’intento era  quello  di mostrare la partecipazione attiva della popolazione, e in particolare dei giovani,

alla liberazione di Roma e dell’Italia iniziata pochi giorni prima con lo sbarco alleato ad Anzio.

Il suo funerale fu un evento importante, che vide la partecipazione di centinaia di persone, tra cui molte autorità religiose a cui si confusero compagni

di lotta di Massimo.

Il 15 maggio del 1943 Gizzio era già stato arrestato, a seguito di una delazione e rinchiuso in un manicomio, perché si finse pazzo per

non rilevare i nomi degli altri compagni di lotta.

Venne liberato il 25 luglio del 1944 e riprese il suo impegno di organizzatore del movimento studentesco antifascista.

(Felice Cipriani)

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