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Processo omicidio Rostagno, 75° udienza, ultime battute. Repliche il 13 e poi la camera di consiglio per la sentenza

Processo per l’omicidio di Mauro Rostagno, Trapani, 75° udienza, conclusione della requisitoria del difensore di Mazzara e repliche (trascrizione di Elisabetta FataMorgana D’AgateGiuliano)

Un po’ di storia…“ .. e dobbiamo vedere di fare il più presto possibile, così per Natale ci facciamo un regalo a qualche amico che è in carcere” (cit Vito Mazzara… “un pericolo cu la scupetta” cit. Patti)

Vito Mazzara e Mariano Agate. I regali di Cosa nostra: “In particolare, ha dichiarato di averlo incontrato nel 1991 in occasione di una riunione cui erano presenti, oltre al PATTI stesso e al MAZZARA, anche Vincenzo VIRGA, Salvatore Salvo MADONIA, ‘Ciccio’ CAPRAROTTA che era il ‘consigliere’ di Marsala e Mariano AGATE: riunione che si tenne in una casa sita in Mazara del Vallo in occasione della scarcerazione di Mariano AGATE, al quale venne regalato un orologio d’oro per l’evento”.

Pausa di dieci minuti.

Udienza ripresa

Perché subito dopo l’omicidio Curcio riceve una visita parlamentare in carcere, e nel gruppo della visita ci sono anche Cardella e Chicca? Non sono assistenti sociali né parlamentari, per quale ragione? Furono autorizzati da qualcuno che tutto poteva, il presidente del Consiglio era Craxi. (avv. Galluffo)

Riguardo alla disponibilitá dell’imputato Mazzara ad accertamenti sulla sua persona, l’avv. Galluffo dice che sulla mano non é stata rilevata alcuna ferita o segno che dovrebbe essere la conseguenza dell’esplosione del fucile, le armi non erano personali ma di Cosa nostra nella sua interezza.

L’avv. Galluffo parla delLe conversazioni tra Mazzara e i familiari e dice che in quelle conversazioni non c’é nulla di importante per il processo.

Tre soggetti in una Golf vista entrare nella strada per Saman e non vista tornare indietro, persone che hanno picchiato Mauro qualche giorno prima, la gelosia e laviolenza di Marrocco, tutti legati dall’odio per Mauro e al soldo di Cardella, queste sono piú certezze che ipotesi sui moventi. Rivolgendosi alla Corte: Potreste mai condannare Mazzara solo perché forse c’entra la mafia, forse c’entra la loggia massonica, servizi segreti deviati , traffico di armi scoperto da Mauro oltre che traffici di droga all’interno di Saman, esistenza di loschi affari di Cardella in Somalia, forse perché all’interno di Saman si consumavano ruberie e falsificazioni di bilancio. Mauro Rostagno fu tacitato, mortificato e punito allontanandolo, ragioni e moventi si aggrovigliavano come una cesta di serpenti.

Vi sono state offerte solo passionali, ipotesi probabilistiche senza movente e riscontro processuale, Mazzara Vito mai avrebbe consentito che quell’omicidio potesse essere commesso vicino casa sua per non essere immediatamente sospettato. Signori giudici popolari, questo processo tratta una tragedia umana, voi avete titolo e autoritá per fare valere il vostro parere e convincimento, l’Italia aspetta da voi giustizia e non certo giustizialismo. Sono certo che scriverete una sentenza che riscatta se stessa da depistaggi e ambiguitá

Alla fine del suo intervento L’avvocato Galluffo chiede l’assoluzione dell’imputato Vito Mazzara per non aver commesso il fatto.


Pausa. Si riprende alle ore 15

Corte in Aula.

Il Presidente dice che in mattinata si dovrebbe esaurire l’intervento del difensore dell’imputato Vito Mazzara e nel pomeriggio ci dovrebbero essere le repliche delle parti civili. L’avv. Crescimanno (ordine dei giornalisti ) e l’avv. Esposito ( Saman) dicono che non potranno essere in grado di replicare oggi pomeriggio.

L’avv. Vito Galluffo riprende il suo intervento difensivo parlando di Gladio.

Giá nel 1988 si muovevano a Trapani interessi segreti di carattere internazionale, il maresciallo Li Causi era la figura centrale. Craxi, Li Causi e Cardella erano legati da interessi economici sporchi. Li Causi venne ucciso in Somalia nel 1993 alla vigilia della sua deposizione sul Centro Scorpione e Gladio.

I servizi segreti seguivano i telegiornali di Telescirocco e di Rtc, cioè attenzionavano Mauro Rostagno ( avv. Galluffo)

La Sicilia era il centro di smistamento dei traffici para-istituzionali e Trapani aveva un ruolo di primo piano.
Il ruolo del maresciallo LiCausi era quello di reclutare gladiatori.

L’on Vizzini nelle sue dichiarazioni esclude la mafia, da questo l’avv. Galluffo dichiara che “Il Partito Comunista dell’epoca, e non io, esclude la mafia dalla responsabilitá dell’omicidio”

I servizi segreti per uccidere non avevano bisogno dell’avallo di nessuno, tantomeno dell’antistato (mafia)

Corte in aula, si riprende l’udienza con la replica del Pubblico Ministero Paci.

Sono state fatte accuse al pm di aver voluto estromettere fonti di prova, ci sarebbero anche estremi di reato ma queste accuse rivelano la mancanza di argomenti.
Paci elenca qualche esempio.

Io oggi voglio smascherare questo modo assolutamente scorretto di procedere ( pm. Paci)

Noi in questo processo abbiamo ricostruito fatti ( pm.Paci)

Il pm Paci conclude la sua replica.


Interviene l’avv. Esposito (Saman)

Vorrei dire al Galluffo che le mie prime perplessitá sulle responsabilitá della mafia sono decadute con l’istruttoria.


Anche l’avv. Esposito ribatte ad alcune dichiarazioni delle difese, mettendone in risalto le incoerenze.

“Non si possono prendere in considerazione le tesi di Lotta Continua e i Servizi Segreti” ( avv. Esposito)

L’avv. Esposito conclude la sua replica.
Le altre parti civili si riservano repliche di pochi minuti il giorno 13 maggio.

Udienza finita.
La prossima udienza si terrá presso l’aula bunker del carcere di San Giuliano il 13 maggio alle ore 9.30.

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