Informazioni che faticano a trovare spazio

Il colonnello Umberto Bonaventura, affezionato seguace delle piste su Lotta Continua, era un affiliato della mafia. Lo ha detto ai magistrati l’ex capo dei servizi segreti Maletti

Il colonnello dei carabinieri Umberto Bonaventura era affiliato alla mafia. Lo ha detto, secondo quanto riferisce Daniele Mastrogiacomo su “Repubblica”, l’ex capo del servizio segreto Sid, il generale Gianadelio Maletti, ai Pm della Procura di Palermo andati in Sudafrica ad interrogarlo.

“Sapevamo che era affiliato, organico, punciuto come si dice”, ha precisato Maletti.

La rivelazione si inserisce nel contesto delle domande sull’ex generale Mori e su altri ufficiali su cui indagano i magistrati siciliani.

A sentire Maletti sono stati i Pm Vittorio Teresi, Francesco Del Bene e Roberto Tartaglia.

Umberto Bonaventura è l’ufficiale dei carabinieri che ha gestito la “confessione” di Leonardo Marino sul delitto Calabresi nel corso di incontri informali durati ben 17 giorni e fuori da ogni controllo della magistratura, operazione che portò poi all’arresto di Adriano Sofri, Giorgio Pietrostefani e Ovidio Bompressi accusati dell’omicidio del commissario.

Ufficiale della Pastrengo, la divisione guidata dal generale Giovambattista Palumbo organico della P2, si era occupato anche della strage di Peteano che inizialmente  voleva attribuire a Lotta Continua e perpetrata invece da fascisti ordinovisti . In precedenza aveva partecipato alle indagini a Trento nate dalle rivelazioni sul ruolo svolto dal colonnello dei carabinieri Santoro accusato di mettere bombe da attribuire poi all’estrema sinistra.

Il colonnello Bonaventura è scomparso il 7 settembre 2002 a Roma, il suo corpo privo di vita fu ritrovato nell’appartamento in cui viveva. La versione ufficiale come causa di morte un infarto.

P.S: solo dopo aver scritto tutto questo mi è stata segnalata la possibilità che il colonnello Umberto Bonaventura “punciuto” secondo Maletti sia stato il padre del colonnello Umberto Bonaventura di cui sopra. Il padre  già caposede del Sid a Palermo è scomparso nel 1977. E se è così mi scuso per l’imprecisione, che comunque appare davvero singolare: un padre e un figlio con lo stesso nome e cognoìme, grado e attività. Bisognerebbe poi saperne di più in merito alla clamorosa dichiarazione di Maletti: riferita esattamente a chi?

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