Informazioni che faticano a trovare spazio

L’uccisione del nigeriano di Fermo e la stampa cosiddetta “moderata”

A Fermo, a poche ore dalla barbara uccisione di un rifugiato, un organo di stampa individua un testimone “importante”. Siamo nel luglio scorso.

L’organo di stampa è “moderato”, Il Resto del Carlino, ben venga la supertestimone (così viene incoronata) che ribalta tutto. La donna dice che ad aggredire l’ultrà – resosi poi responsabile di un pugno omicida ai danni del nigeriano – è stato il nigeriano. L’uomo di colore brandiva un paletto stradale. L’ultrà si è difeso e con un pugno ha ucciso l’aggressore. La testimone, che depone poi davanti al Pm, viene “lanciata” anche da altri organi di stampa, che seguono l’esempio del Resto del Carlino. Viene fuori però che la donna si era già resa celebre, un anno prima, per aver denunciato al Corriere Adriatico una storia decisamente piuttosto bislacca, a base di cinesi che con dei retini davano la caccia ai gatti… Qualche giornale ricorda questo “curioso” precedente, altri invece no (stonderebbe con le rivelazioni…).

La supertestimone non è però sola, cose analoghe le dicono un accompagnatore amico dell’ultrà, e poi altri due testi spuntati dal nuila. Il tutto permette alla stampa di destra di scrivere cose piuttosto brutte.

Ora, grazie a una perizia del Ris, si viene a sapere che il paletto che il nigeriano secondo le testimonianze ricordate avrebbe usato per aggredire l’ultrà non contiene tracce del suo dna. Sul paletto ci sono solo tracce del dna dell’ultrà. E’ quello, peraltro, che aveva detto subito la moglie del nigeriano: è l’ultrà che ha usato un paletto. I giornali “moderati” però non l’avevano ritenuta attendibile.

A distanza di tre mesi dall’orribile omicidio va però ricordato che non tutti avevano accettato queste svolte, a contrastare tutto questo è stata principalmente la Chiesa di Fermo. Sembrava un partito preso, era solo la verità.

Cosa succederà ora? Chissà come se la caverà la stampa “moderata”, quella che è corsa in aiuto all’aggressore, dichiarando poco chiara la dinamica e difendendo di fatto in vario modo l’omicida (sarà un violento, ma non è un fascista ecc ecc)…

 

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