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Noi, l’Arabia Saudita, lo Yemen, il governo, Renzi, Khashoggi, i portuali ecc

Noi, l’Arabia Saudita,Di Maio, Renzi, la crisi di governo, la guerra contro lo Yemen, e perché no i portuali genovesi…

L’Arabia Saudita è un regime illiberale che usa mezzi forti contro il dissenso e la libertà di pensiero e parola. La requisitoria contro il regime che usa a gran mani la pena di morte e la fustigazione pubblica l’ha fatta compiutamente Amnesty International.

Vedi https://www.amnesty.it/rapporti-annuali/rapporto-2019-2020/medio-oriente-e-africa-del-nord/arabia-saudita/

L’Arabia ASaudita sta poi portando avanti da cinque anni una guerra insanguinata, soprattutto per perdite ingenti di “civili”, contro il confinante Yemen, la cui capitale Sana’a è controllata da forze  sostenute dall’Iran. Con i raid aerei l’Arabia Saudita attacca questa situazione “iraniana”, con un impatto che ha fatto oltre 100 mila morti (rapporto Oxfam) in cinque anni, con una fortissima percentuale di civili, specialmente donne e bambini (20%). In più il paese registra 2 milioni di casi di colera, carestia e mancanza d’acqua pulita. Vedi  https://www.oxfamitalia.org/lo-yemen-muore/

(nella foto un attendamento di civili in Yemen, da Oxfam)

L’Arabia Saudita combatte la sua guerra sporca col benevolo sostegno dei paesi occidentali che non mettono bocca. Anzi, finora hanno mandato armi, vendendole al regime saudita. E’ di due giorni fa però in Italia la decisione presa alla Camera e recepita dal governo in carica Conte di congelare queste vendite. Negli Usaa anche l’amministrazione Biden sembra voler procedere in questa direzione.

Finora a contrastare la vendita di armi sono stati solo i lavoratori come i portuali genovesi che bloccarono nel 2019 la nave Bahru Yanbu impedendo ai sauditi di caricare imponenti quantità di armi giacenti sui moli genovesi.

Sul conto del regime saudita pesa anche la morte del giornalista oppositore Jamal Khashoggi, collaboratore del Washington Pos e ideatore di Al Arab News Channel, ucciso il 2 ottobre 2018 ad Istanbul dentro il consolato saudita dove era andato per documenti che gli servivano per sposarsi con la sua compagna turca Hatice Cengiz restata invano fuori della struttura diplomatica ad aspettarlo. Negata dal governo saudita la morte di Khashoggi è stata in seguito ammessa come avvenuta dentro il consolato nel corso di “una colluttazione” , insomma un “diverbio” è stato detto. In realtà Khashoggi è stato ucciso e fatto a pezzi – squartato – da una squadra di 15 uomini arrivati da Riyad con due jet executive, guidata da Maher Mutreb. Khashoggi era fortemente inviso a Bin Salman.

I governi occidentali continuano comunque a fare affari con l’Arabia Saudita, l’Italia rincorre il treno e la missione del ministro Di Maio l’11 gennaio 2021 ha cercato di aprire un varco. Di Maio l’ha fatto senza sollevare nessun accenno allo stato dei diritti civili e umani. Del resto la mission si è conclusa con un video privo di significativi commenti, piuttosto sottotono.

Vedi https://www.facebook.com/164854100591430/posts/1025529971190501/

Subito dopo però, nei giorni scorsi, grazie alla richiesta del parlamentare di Leu Erasmo Palazzotto, che è riuscito a far approvare in commissione alla Camera l’embargo alle armi perl’Arabia, il governo in carica Conte ha dovuto bloccare l’invio di armi in Arabia Saudita. La mission di Di Maio ha ricevuto così una risposta inaspettata su un fronte molto sensibile per i sauditi.

E’ in questo quadro che s’inserisce il senatore Matteo Renzi che ha accettato un invito nel bel mezzo della crisi di governo da lui innescata.

Al ritorno dal viaggio Renzi ha voluto qualificare l’Arabia Saudita come paese del nuovo rinascimento.

In seguito sul Corriere della Sera il 31 gennaio ha insistito definendo l’Arabia Saudita un alleato e un baluardo contro l’estremismo islamico.

Ovviamente questo secondo aspetto fa ridere, solo pensando a quanto dal regime wahabita si sia innescato in termini di fuoriuscite terroristiche: basta ricordare il saudita Osama Bin Laden con tutta la sua famiglia e i 13 attentatori sauditi dell’11 settembre.

Il senatore Matteo Renzi non sa quel che dice oppure lo sa ed è in evidente contraddizione con la storia recente del paese osannato.

Se invece baluardo è inteso nel contrasto bellico con lo Yemen per sottrarlo all’influenza iraniana allora dovrebbe ricordarsi di quante vittime inermi questo contrasto ha prodotto negli ultimi cinque anni: secondo Oxfam oltre 17 mila.

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