Informazioni che faticano a trovare spazio

Cappuccetto rosso (2021)

Che farebbe oggi Cappuccetto Rosso? Il problema se l’è posto, con questa rivisitazione della celebre fiaba elaborata da Charles Perrault e dai fratelli Grimm, un’amica trasteverina, già docente di materie umanistiche, Mariolina Mallo. Pubblico qui di seguito il testo che mi ha fatto conoscere e che propongo a tutti i frequentatori di questo blog. Buona lettura

(il disegno è invece di Bruno Munari)

                                                   Cappuccetto Rosso

“Uffa , sta’ nonna potrebbe anche venire ad abitare da noi, invece di starsene da sola in una preiferia lontana , sola, con poche amicicizie.. Ma è testarda , non vuole cambiare il suo modo di vivere, le sue abitudini. Forse non ha tutti i torti a pensarci bene , ma che barba, andare un giorno sì e un giorno no a trovarla..”

Cosi pensava Rossana , chiamata dal colore ramato dei suoi lunghi capelli che gia’ sin da piccola la rendevano carina e particolare agli occhi dei suoi compagni di scuola che però qualche volta la prendevano in giro ma lei faceva spallucce, sapendo di essere bella

Si stava preparando un po’ svogliatamente, aveva fatto tardi e aveva ancora sonno, la solita  doccia , il solito vestitino che le scopriva le esili gambe di adolescente e che la costringeva ogni tanto a tirarselo giu’ quando sentiva su di sè sguardi troppo insistenti….

Prese la biancheria pulita per la nonna , un dolcetto da lei preparato e con un po’ di malumore si avviò…

La preoccupava la lunghezza del tragitto , prendere la metropolitana e sopratutto quel lungo corridoio , deserto quasi sempre, unico segno di vita i disegni che I Writers avevano fatto sui muri , altro che “arte metropolitana “ ma che per lei erano solo scarabocchi , prima di arrivare all’uscita su un’anonima  via di periferia.

Il viaggio fu scandito dalla musichetta della voce incisa  “ next Stop “ ad ogni fermata e finalmente giunse all ‘ultimo “next stop “

Scese dal treno , tenendo ben stretta borsetta e pacco per la nonna , camminava quasi rasente i muri e come aveva immaginato era sola. Affrettò il passo, quasi se qualcuno la seguisse ma non osava voltarsi e quasi di corsa finalmente imbocco’ le scale ed uscì all’aperto.

Quasi stava imbrunendo , il sole era tramontato da poco e quella luminescenza che precede la notte le diede un po’ di coraggio , ma ben presto l’inquietudine di prima la riprese e si senti’ spaesata.

Imboccò la stradina dove abitava la nonna e accelerando sempre il passo, finalmente suonò al citofono , ma prima che potesse aprire il portoncino si sentì afferrare alle spalle.

Il cuore andò a mille , ma con una forza inaspettata si giro’ di scatto e guardò fisso negli occhi chi la stave afferrando certo non con buone intenzioni…

Vide un giovane bruno , dagli occhi scuri e vellutati e con ciglia lunghe nere , con uno sguardo tra il disperato e il violento che però non la terrorizzò ma le diede la forza insperata di chiedergli : Che cosa vuoi ?

Lui abbassò lo sguardo e in questo lei vide quasi un pentimento e istintivamente lo abbracciò, dicendogli : “ Se hai fame , vieni su da me “.

Quando la nonna vide la nipote accompagnata da quel tipo , un po’ sporco e dall’aria poco rassicurante disse : “Ma chi mi porti ? sei matta ?” Lei considerava da sempre la nipote una brava ragazza certo ma  un po’ strana , con idee che lei non capiva , ma era giovane , poteva ancora cambiare… certo ai suoi tempi …..

Comunque li fece entrare e insieme alla nipote preparò una cena per tre, scambiando poche parole, e a volte di malavoglia, con quel tipo che aveva di fronte.

Lui mangiò con una fame da vero lupo, il suo sguardo si addolciva a mano a mano che il tempo passava e quando se ne andò ringraziando e sparendo così come era all’improvviso era comparso , lasciò nelle due donne un vuoto che a poco a poco riempirono con un sentimento di gioia per l’aiuto che avevano dato a quello sconosciuto….

Anche per lui l’incontro fu fonte di gioia , non si sentì più rifiutato da tutti e cominciò a pensare al suo modo di vivere in maniera diversa….

La morale della favola ?

Amor vincit omnia : peccato che questa massima antica ma sempre abituale , sia  oggi spesso usata a sproposito.

Mariolina Mallo

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