Un ragazzo si suicida. I suoi compagni di classe denunciano i maltrattamenti che subiva da un insegnante. Il ragazzo, portatore di Dsa (disturbi specifici dell’apprendimento) aveva un sostegno. La Procura ha aperto un fascicolo, l’ipotesi è maltrattamenti e istigazione al suicidio.
Sui giornali il Dsa viene specificato come dislessia.
La dislessia è spesso affiancata da disgrafia e discalculia.
L’insegnante indagato era quelli di matematica, leggo sui media.
Nella scuola ci sarebbe chi non solo non aiuta ma addirittura cerca di vessare e umiliare chi non sta al passo?
Non entro nel merito di ciò che è appena accaduto.
Entro nel merito però di problemi che sono ancora trattati come se fossimo all’anno zero.
Prendiamo subito dopo la scuola il campo minato della ricerca di un lavoro.
Da tempo i più avveduti hanno cercato di legiferare in sede regionale per migliorare le condizioni di partecipazione ai concorsi pubblici da parte dei portatori di Dsa.
Pensate: la sperduta Basilicata ha legiferato per sostegni fin dal 2007. E il Lazio? La regione in cui è morto il ragazzo che cosa ha fatto in materia? Il Lazio non ha mai legiferato come la Basilicata.
Altre regioni nel frattempo, in questi 14 anni hanno legiferato, il Lazio no.
Questo è il quadro delle leggi approvate in sede regionale per offrire sostegni a chi ne ha bisogno in sede di concorsi pubblici.
La lista è un utile promemoria:
Basilicata – Legge regionale 12 novembre 2007, n. 20, art. 7
Calabria – Legge regionale 11 aprile 2012, n. 10, art. 8
Emilia-Romagna – Delibera della Giunta Regionale n. 108/2010
Liguria – Legge regionale 15 febbraio 2010 n. 3, art. 8
Lombardia – Legge Regionale 2 febbraio 2010, n. 4, art. 6
Marche – Legge regionale 19 novembre 2012, n. 32, art. 5
Molise – Legge Regionale 8 Gennaio 2010, n. 1, art. 5
Sardegna – Legge Regionale 14 Maggio 2018, n. 15, art. 8
Sicilia – Disegno di Legge n. 96, art. 7 del 15/01/2018, approvato il 26/06/2018
Valle d’Aosta – Legge regionale 12 maggio 2009, n. 8, art. 8
Veneto – Legge Regionale n 16 del 4 marzo 2010, art. 5