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Per una scuola aperta a tutti e al futuro del Paese

Una scuola aperta a tutti e al futuro del Paese. Questo il titolo di un manifesto per la scuola redatto da Mariolina Mallo, già dirigente scolastica a Roma in scuole della periferia romana, direttore e docente di Legislazione scolastica in Corsi di Specializzazione per gli insegnanti di sostegno, coautrice del libro “L’evoluzione del sistema scuola” ed. Anicia 2022, latinista, ha tradotto nel 2015 il Cod.Vat.latino 10999 “Legenda in consecratione sancte Marie”. Mariolina (email: mariarosariamallo@gmail.com) mi ha segnalato questo manifesto che pubblico qui di seguito, con l’aggiunta poi dei docenti che lo hanno condiviso e i punti essenziali del manifesto.

Una scuola aperta a tutti e al futuro del Paese

La Scuola come istituzione della Repubblica ha il compito di “rimuovere gli ostacoli di
ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i
lavoratori all’organizzazione politica economica e sociale del paese”.
“È aperta a tutti” e “i capaci e i meritevoli hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti
degli studi anche se privi di mezzi.”
Dobbiamo, purtroppo, constatare che, a settantacinque anni dalla promulgazione della
nostra Costituzione i principi di uguaglianza ed equità non sono ancora pienamente attuati
e la Scuola italiana non supera l’esame delle disuguaglianze. La DAD ha determinato
disagio psicologico e difficoltà di apprendimento tra gli studenti più deboli in partenza,
nella scuola secondaria di primo e secondo grado, con abbandono degli studi, il cui effetto
cumulativo lo vedremo negli anni futuri.
Come è stato osservato nel nostro Paese la povertà educativa è grave ed è legata alle
disuguaglianze di partenza, disuguaglianze che, come dice Papa Francesco, sono “un virus
da combattere”.
La dispersione scolastica e il possesso di scarse competenze riguardano soprattutto i
giovani che vivono in contesti svantaggiati e sono i perdenti della “lotteria della vita”, per
usare l’efficace metafora utilizzata Save the Children, nell’annuale Atlante dell’infanzia a
rischio.
La Scuola italiana, quindi, è ancora distante dalla piena attuazione del dettato
costituzionale, dato che il 13% degli studenti italiani non raggiunge l’obbligo scolastico e
vanno ad alimentare il numero dei NEET, circa il 23% di giovani che né studiano, né
lavorano, né partecipano a percorsi di formazione, vera emergenza sociale ed economica
che inciderà sul futuro del Paese. Le condizioni familiari di origine gravano ancora
pesantemente sul destino sociale dei nostri figli, bloccando quella mobilità sociale che è un
fattore primario di crescita democratica di un Paese.
Destiniamo all’istruzione risorse pari al 4,1% del PIL e i Fondi del PNRR possono essere
determinanti per l’aumento della spesa pubblica per l’istruzione, a patto che siano utilizzati
per affrontare i problemi alla radice, indirizzando le decisioni pubbliche secondo obiettivi
di distribuzione delle risorse che siano misurabili e verificabili sui risultati raggiunti.
Il Gruppo di Lavoro Interscolastico per l’Inclusione (GLII), nato del 2014, composto da
persone che a lungo hanno lavorato o lavorano tuttora nella scuola e per la scuola, indica,
nei punti nodali che seguono, problemi ed interventi che tutti gli operatori scolastici e, in
primis, i Politici devono tenere presenti nella loro agenda per invertire la rotta e realizzare
una Scuola capace di “accorciare le distanze”, secondo un percorso sistemico di azioni tra
loro connesse dalla logica valoriale della lotta alle disuguaglianze e alla povertà educativa
del nostro Paese.
Marzo 2023
MARIA ROSARIA MALLO


Componenti del Gruppo Interscolastico per l’Inclusione (GLII)
1. Rosaria Brocato caroca93@alice.it
Docente specializzata di sostegno nella scuola secondaria di I grado e referente per l’inclusione.
Autrice di numerosi libri sulle tematiche dell’autobiografia e dell’inclusione.
È attualmente responsabile del settore scuola della Onlus FIABA e partecipa, su delega, ai lavori
della Consulta delle Associazione all’interno dell’Osservatorio Permanente per l’Inclusione del
Ministero dell’Istruzione. È inoltre componente effettivo dell’OND (Osservatorio Nazionale sulla
condizione delle Persone con Disabilità) presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

2. Paola Cei Martini paolaceimartini@gmail.com
Laurea in Architettura e in Scienza della formazione primaria con specializzazione sul sostegno e
sull’insegnamento di lingua inglese. Già Docente a contratto ai Corsi di Specializzazione per le
attività di sostegno del Foro Italico Uniroma 4 nei lab. ”I codici del linguaggio logico matematico”
Formatrice metodo Feuerstein.

3. Gigliola Cutonilli gigliolacut@virgilio.it
Gigliola Cutonilli, Docente curriculare Scuola Primaria, Docente specializzata Insegnamento
Italiano L2, Docente volontaria presso Associazioni Rete scuole migranti e volontaria in
un’Associazione disabili in un Laboratorio di danze etniche.
4. Concetta Gaiano Cappelli concettagc@gmail.com
Docente abilitata al ruolo di Scuola primaria e lingua inglese, al ruolo di Docente di lettere nella
scuola secondaria di I grado e Docente di Italiano e Latino nella scuola secondaria di II grado;
abilitata ai ruoli di personale educativo nelle Istituzioni educative; Specializzata per le attività
didattiche di sostegno per gli alunni con disabilità. Specializzata in Metodologie psicopedagogiche
di gestione dell’insegnamento-apprendimento nell’ambito didattico: indirizzo area Umanistica
della scuola Secondaria. Attualmente svolge il ruolo di Docente di lettere nella scuola secondaria di
I Grado e Docente a contratto ai TFA per le attività di sostegno; autrice di alcuni articoli in rete.

5. Fernanda Fazio fe.fa1149@gmail.com
Laurea in Architettura, Docente con esperienza in classi differenziali di Scuole statali e
sperimentali, ha lavorato su cattedra di sostegno per oltre trent’anni. Docente a contratto ai TFA
per le attività di sostegno. Autrice di testi sulla scuola. Coordinatore del gruppo GLII.

6. Maria Rosaria Mallo mariarosariamallo@gmail.com
Dirigente scolastica, Direttore e Docente di Legislazione scolastica in Corsi di Specializzazione per
gli insegnanti di sostegno, coautrice del libro “L’evoluzione del sistema scuola” ed.Anicia 2022.
Latinista, ha tradotto nel 2015 il Cod.Vat.latino 10999 “Legenda in consecratione sancte Marie
trans Tiberim “. Dirigente scolastica in Scuole della periferia romana.
7. Michele Minenna michele.minenna@gmail.com
Ingegnere iscritto all’ordine di Roma, già animatore digitale della scuola Polo IIS De Amicis-
Cattaneo e Docente dell’area elettrica-elettronica; istruttore CISCO. Esperto in Sistema di Gestione
della Qualità.

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8. Stefania Monteleone sm.stefaniamonteleone@gmail.com
Docente specializzata di sostegno nella Scuola Secondaria di Primo Grado; Docente abilitata in
Storia dell’Arte A054; Tutor scolastico pomeridiano per ragazzi BES; Conservatrice; Storica dell’arte
e dell’architettura.

9. Francesco Morgante prof.morgante@gmail.com
Scenografo, grafico e web designer, Docente specializzato per il sostegno, fa parte del Team
digitale dell’ic. Rosmini di Roma.
10. Stefania Pisano stefania_pisano@tiscali.it
Docente di sostegno, Docente su posto comune scuola primaria, Docente a contratto al Corso di
Specializzazione per le attività di sostegno dell’Università del Foro Italico (Uniroma 4) e LUMSA,
Referente del CTS dell’IC “Aristide Leonori” di Roma, Pedagogista clinico.

11. Patrizia Ruggiero ruggero03@yahoo.it
Docente di sostegno dall’89 al 2022, Formatrice, autrice di articoli sulla rivista
online lascuolapossibile.it, Docente a contratto al Corso di Specializzazione per le attività di
sostegno delle Università di Roma: Foro Italico (Uniroma4), Roma TRE, LUMSA. Esperta nella
relazione di aiuto.
12. Caterina Striano rina.striano@libero.it
Caterina Striano Docente di sostegno della Scuola dell’Infanzia e Primaria. Funzione strumentale
per l’integrazione delle bambine e dei bambini con disabilità e altri alunni BES. Docente a
contratto nei Corsi di Specializzazione per il Sostegno presso l’Università “Foro Italico” di Roma.
13. Nicola Striano nicstriano56@gmail.com
Già Docente di sostegno, Docente a contratto al Corso di Specializzazione per le attività di
sostegno delle Università di Roma: Foro Italico (Uniroma 4), Roma TRE, LUMSA ed Europea. Già
referente del CTS dell’IIS “De Amicis-Cattaneo” di Roma.
14. Salvatore Vitiello svitiello802@gmail.com
Docente specializzato per le Attività didattiche di sostegno nella scuola, docente di Lettere nella
scuola secondaria di primo grado, dal 2006 ad oggi svolge il ruolo di Docente formatore e Tutor
tirocinio nei Corsi di Specializzazione per il sostegno e formatore per l’inclusione. Specialista nei
Disturbi Specifici dell’Apprendimento e responsabile scolastico. Autore del testo: Semiotica delle
relazioni umane: un mondo di comunicazioni “certo” e “incerto”, a cura di Renato Pigliacampo,
Edizione Mondostudio, Cassino, 07/2014. ISBN 9788895700434. Coautore del testo: BES in classe –
Modelli didattici e organizzativi dall’autovalutazione alla lezione inclusiva con esempi di didattica
inclusiva per tutti gli ordini di scuola, di Antonia Carlini, Editrice Tecnodid, Napoli, gennaio 2015,
pag.196 e 204. ISBN 9788867070213.

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I PUNTI NODALI DEL MANIFESTO

1. Ius Scholae – Sono ormai trenta anni dall’emanazione della
Legge n.91/1992, che prevedeva l’acquisizione della
cittadinanza per i minori nati e/o cresciuti in Italia da genitori
stranieri, che l’effettivo diritto alla cittadinanza non è ancora
stato loro riconosciuto. Il Censis nel suo Rapporto del
02.12.2022 ha informato che gli alunni non italiani nelle nostre
Scuole sono saliti a 872.000, il 10,6% del totale, il valore più alto
mai registrato. Dare una risposta ad una richiesta di
cittadinanza che proviene da questi nuovi italiani che saranno
gli adulti di domani, è un contributo alla crescita di una società
autenticamante inclusiva.

2. Autonomia differenziata alle Regioni – Il Disegno di legge
proposto dal Ministro degli Affari regionali e le Autonomia
Roberto Calderoli prevede la concessione di un’autonomia
differenziata alle Regioni, secondo il principio che il
finanziamento delle funzioni che saranno attribuite alle Regioni
verrà “attraverso la compartecipazione al gettito di uno o più
tributi erariali maturato nel territorio regionale” (art. 5, comma
2). Si decentra, quindi, non solo la gestione della spesa, ma
anche la fonte di reddito “maturato nel territorio regionale”. Il
rischio è di accentuare ulteriormente il divario già esistente tra
Nord e Sud nel nostro Paese, poiché una Regione che ha
maggiori entrate (più ricca) ne trattiene una parte maggiore e
viene, quindi, modificato il ruolo “riequilibratore” dello Stato e
attenuato il principio costituzionale di solidarietà tra lo Stato e
le Regioni a Statuto ordinario.

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3. Stabilizzazione dei Docenti precari – Formazione e incentivi per
il Personale Scolastico – È opportuno attivare modalità
semplificate di assunzione per i Docenti precari per favorire,
garantire stabilità e continuità didattica. La formazione iniziale
e in servizio dei Docenti delle Scuole di ogni ordine e grado sulla
didattica, sulla pedagogia generale e speciale, sulla psicologia
dello sviluppo e dell’età evolutiva, assicura un aggiornamento
continuo e garantisce una partecipazione attiva dei docenti
Curricolari nelle attività di sostegno, per superare i meccanismi
di “delega” ai Docenti di sostegno. È opportuno, inoltre,
equiparare gli stipendi dei Docenti italiani alla media dei Paesi
europei e prevedere “incentivi” per il Personale della Scuola
che lavora nei contesti più difficili del nostro Paese,
sottolineando in tal modo l’attenzione dello Stato per coloro
che contribuiscono, con il loro impegno civile, al contenimento
delle diseguaglianze. Sono tre punti che, in sinergia,
riconoscono il “Merito” di chi lavora nella Scuola per renderla
più democratica ed inclusiva.

4. Dispersione scolastica – Con l’attuale tasso di dispersione
scolastica pari al 13,2%, nel Sud, dove l’abbandono scolastico è
tra il 15% e il 22%, mentre nel centro Nord è circa dell’11%, la
Scuola rischia di perdere il suo ruolo costituzionale di argine alla
disuguaglianza sociale. Occorre definire un vero e proprio piano
pluriennale per affrontare il problema alle sue radici, con
riduzione del numero di alunni per classe, progettando percorsi
formativi inclusivi, ripensando gli orari, gli spazi, la didattica

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della Scuola e, soprattutto, rendendo sistemica la conoscenza
delle esperienze piu significative di contrasto alla dispersione,
già in atto in alcune delle zone più a rischio del Paese. Inoltre, si
ritiene opportuno istituire una Banca Dati nazionale, su base
regionale, per rilevare i motivi dell’abbandono e programmare
possibili interventi mirati di recupero.

5. Potenziamento della Scuola dell’infanzia – Ai fini
dell’inclusione scolastica la Scuola dell’infanzia rappresenta una
“terra di frontiera”, poiché non garantisce a tutti gli allunni e in
tutte le regioni un’attenzione formativa e di sviluppo specifica
per tutelare il diritto allo studio. Pertanto, i Fondi del PNRR nel
campo dei Servizi Educativi per la prima infanzia sono una
risorsa fondamentale per diminuire i divari esistenti e realizzare
un sistema educativo integrato 0-6 anni, con l’istituzione,
all’interno del MIM, di una Direzione Generale dedicata.

6. Educazione digitale – È una priorità formativa, perché siamo di
fronte ad una vera emergenza globale che coinvolge ormai i
nostri giovani già dall’infanzia, come risulta da una ricerca
dell’Università Bicocca di Milano in collaborazione con la
Società italiana di cure pediatriche. Educare i giovani, sin
dall’infanzia, ad un uso consapevole e responsabile dello
Smartphone e dei social significa sviluppare una competenza
digitale, oggi ormai indispensabile per vivere e lavorare nella
nostra società, che sia attenta allo sviluppo psicologico e
cognitivo dei nostri giovani. È un Progetto educativo/sociale

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che dovrebbe coinvolgere anche i Genitori, rendendo le Scuole
autentiche comunità educanti nei loro territori.

7. Sicurezza e modernizzazione degli edifici scolastici – È un
problema annoso che coinvolge tutto il territorio nazionale,
considerato che gli edifici scolastici in tutta Italia hanno un’età
media di cinquantatré anni e che potrà essere affrontato con i
circa 18 milioni del PNRR destinati all’edilizia scolastica.
L’edificio scolastico è il primo “luogo” istituzionale con cui i
nostri studenti vengono a contatto e offrire loro un’immagine
accogliente e sicura della loro Scuola è un dovere che
contribuisce a creare in loro “fiducia” nelle nostre Istituzioni.
Per la modernizzazione della Scuola (Scuola 4.0) ci sono fondi
per 2,1 miliardi di investimenti, di cui almeno il 60% va speso in
dotazioni digitali, secondo i vincoli imposti dal MIM. È una cifra
importante che, però, se non accompagnata da un Progetto di
cambiamento del modo di fare Scuola, rischia di essere
un’occasione persa. La qualità della didattica e dell’innovazione
non poggia unicamente su Tablet, Pc e Hardware vario, di cui
peraltro molte Scuole si sono dotate per la DAD, ma, e
soprattutto, su un Progetto educativo/didattico che, secondo le
indicazioni del PNRR, trasformi le classi “in ambienti innovativi
di apprendimento” e punti a creare “laboratori per le
professioni digitali del futuro”.

8. Potenziare la Rete per l’inclusione – È importante riconoscere
alla Scuola la funzione di Co-progettazione con gli Enti Locali, le
ASL e con le Associazioni dei familiari, restituendo a chi si

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occupa della governace della Scuola negli Accordi di
Programma, nei Piani di zona, nei Patti territoriali, etc. la
responsabilità delle competenze educative e didattiche che
attengono alle loro scelte politiche, decisionali e operative.
È altrsì importante potenziare la Rete dei CTS, Scuole Polo e
Sportelli dedicati per supportare e verificare le attività svolte
in un’ottica inclusiva.
Dalla Co-progettazione interistituzionale territoriale deve
essere raggiunto al più presto l’obiettivo della
trasformazione della Scuola dal pomeriggio in poi come
Centro culturale ricreativo polivalente, aperto ai cittadini ed
in particolare ai giovani coinvolti come soggetti attivi.

9. Semplificazione normativa – E’ un aspetto che riguarda il
nostro Paese e viene da lontano, se già Tacito poteva affermare
“plurimae leges, corruptissima res publica”. La continua
proliferazione di Leggi, Decreti, Regolamenti, Linee Guida,
Ordinanze, Circolari rischia di creare insofferenza e di non
incidere sulla pratica quotidiana che si rifugia, spesso, in una
comoda consuetudine operativa, avvilendo a mera pratica
burocratica gli adempimenti normativi richiesti. Si auspica
parimenti di portare a termine l’iter legislativo previsto dal
DLgs. n.66/2017, come integrato dal DLgs. n.96/2019.

MARIA ROSARIA MALLO
SALVATORE VITIELLO



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