Rosy, che col sapone combatte la ‘ndrangheta a San Luca in Calabria
lunedì, aprile 23rd, 2012Riprendo da corriere.it questa storia, riguarda una donna coraggiosa che sta sfidando la ‘ndrangheta in Calabria: Rosy Canale.
La storia di Rosy – Un laboratorio di saponi per combattere la ‘ndrangheta
di Micol Sarfatti
Portare cultura del lavoro e sviluppo dove questi valori non esistono perché alla legalità si preferiscono le leggi non scritte della malavita. Un’impresa ardua, ma non per Rosy Canale, imprenditrice calabrese 38enne che ha fatto della lotta alla ‘ndrangheta una missione di vita.
A lei lavorare piace da sempre: “ero proprietaria e gestore di un locale a Reggio Calabria -racconta Rosy- inaugurato e fatto crescere con tanti sacrifici” ma un giorno è costretta a smettere. La criminalità organizzata la prende di mira, vuole che il suo locale diventi una base per lo spaccio di droga. Lei si ribella, loro la minacciano.
Una sera Rosy sale in macchina dopo aver finito di lavorare, ad attenderla ci sono due aggressori. “Mi hanno picchiata fino a ridurmi in fin di vita -racconta- Ho capito che lì non ero più al sicuro”. Lascia la Calabria, ma alla fine decide di tornarci, e non in un posto a caso.
Nel 2007 si trasferisce nella Locride, a San Luca, roccaforte della ‘ndrangheta. “Volevo dare un’altra chance alla mia terra -spiega- Ho scelto un paese in cui la malavita comanda. Ho pensato che se un seme riesce a germogliare nella roccia, allora può farlo ovunque”.
Qui Rosy fonda il Movimento donne di San Luca e della Locride: un’associazione che vuole salvare madri e figli dalla criminalità e diffondere la cultura della legalità attraverso il lavoro. “Prima ho aperto una ludoteca, un posto sicuro per i bambini abituati a giocare con le pistole”, spiega la Canale.
“Poi ho avviato un laboratorio per la produzione di saponi artigianali e uno di ricamo”. Lavori semplici, ma che possono cambiare la vita di chi vive in una terra dove il tasso di disoccupazione femminile è al 13, 6% (Fonte Istat). Le donne di San Luca oggi sono 18, hanno tra i 35 e i 40 anni. Sono madri, mogli, sorelle di uomini vittime e carnefici della ‘ndrangheta. Fanno le braccianti e vivono dei prodotti che loro stesse coltivano.
“Hanno creduto molto in questo progetto e nel loro lavoro”, precisa Rosy. “All’inizio abbiamo avuto attenzione e fondi per comprare i macchinari. L’obiettivo-spiega la Canale- era dare un primo impiego per creare occupazione, entrare nel mercato dell’equosolidale, partecipare alle fiere di settore”.
Le cose sembravano funzionare, ma poi la crisi non ha risparmiato nemmeno loro. “Vendiamo poco, facciamo fatica a ripagarci le spese. Non voglio che le mie donne lavorino gratis -puntualizza- un compenso è la base di ogni lavoro onesto”. “La difficile congiuntura economica ha reso le persone impermeabili alla solidarietà. Prima c’era più interesse vero la nostra realtà”.
L’imprenditrice si dice stanca e non nasconde la delusione avuta dalle istituzioni locali: “Ci hanno lasciate sole-denuncia- speravamo di ricevere aiuto, almeno nella fase di start up e invece nulla. Vogliono combattere la criminalità, rilanciare il Sud, ma solo a parole”.
Rosy ammette che le cose sono sempre più difficili e la tentazione di mollare tutto ogni tanto c’è. “Per ora proviamo, tutte insieme, a continuare-spiega-fermarsi sarebbe come urlare al mondo “Viva la ‘ndrangheta””.
tagged under: 'Ndrangheta.Rosy Canale- Appuntamenti (45)
- Best (133)
- Cultura (95)
- Fotografia (25)
- Internet-Media (108)
- Lettere (20)
- Libri (25)
- Mondo (2.214)
- Ndrangheta (4)
- Politica (192)
- Società (3.487)
-
Andrea Fernandez
Ciao! Mi diresti dove hai preso la foto dall'articolo? Penso di avere il negativo originale! Grazie -
No Future. I presagi degli indiani metropolitani: l'Avanguardia di Massa nel '77
[…] l’incomprensione con alcuni protagonisti del ’68, come Paolo Brogi, autore del libro Ce n’est qu’un début, con cui alcuni polemizzano … -
Francesco Spada
Ma non si vergogna parlare di genocidio del popolo palestinese? Ci parli degli assassinii perpetrati dai palestinesi terroristi nei confronti …
- marzo 2018
- febbraio 2018
- gennaio 2018
- novembre 2017
- ottobre 2017
- maggio 2017
- aprile 2017
- marzo 2017
- febbraio 2017
- gennaio 2017
- dicembre 2016
- novembre 2016
- ottobre 2016
- settembre 2016
- agosto 2016
- luglio 2016
- giugno 2016
- maggio 2016
- aprile 2016
- marzo 2016
- febbraio 2016
- gennaio 2016
- dicembre 2015
- novembre 2015
- ottobre 2015
- settembre 2015
- agosto 2015
- luglio 2015
- giugno 2015
- maggio 2015
- aprile 2015
- marzo 2015
- febbraio 2015
- gennaio 2015
- dicembre 2014
- novembre 2014
- ottobre 2014
- settembre 2014
- agosto 2014
- luglio 2014
- giugno 2014
- maggio 2014
- aprile 2014
- marzo 2014
- febbraio 2014
- gennaio 2014
- dicembre 2013
- novembre 2013
- ottobre 2013
- settembre 2013
- agosto 2013
- luglio 2013
- giugno 2013
- maggio 2013
- aprile 2013
- marzo 2013
- febbraio 2013
- gennaio 2013
- dicembre 2012
- novembre 2012
- ottobre 2012
- settembre 2012
- agosto 2012
- luglio 2012
- giugno 2012
- maggio 2012
- aprile 2012
- marzo 2012
- febbraio 2012
- gennaio 2012
- dicembre 2011
- novembre 2011
- ottobre 2011
- settembre 2011
- agosto 2011
- luglio 2011
- giugno 2011
- maggio 2011
- aprile 2011
- marzo 2011
- febbraio 2011
- gennaio 2011
- dicembre 2010
- novembre 2010
- ottobre 2010
- settembre 2010
- agosto 2010
- luglio 2010
- giugno 2010
- maggio 2010
- aprile 2010
- marzo 2010
- febbraio 2010
- gennaio 2010