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Roma, è iniziato il processo per il Piano Condor: omicidio plurimo e sequestro di persona per 30 militari latinoamericani

È iniziato davanti alla terza Corte d’Assise di Roma, nell’aula bunker di Rebibbia, il processo per il Plan Condor in cui trenta militari latinoamericani sono accusati di omicidio plurimo. Presente in aula l’unico accusato residente in Italia, l’uruguaiano Jorge Troccoli. Ventitré le vittime per cui si chiede giustizia. Dopo dieci anni di indagini della Procura, Giancarlo Capaldo è riuscito a portare in processo gli ex militari golpisti di Bolivia, Cile, Perù e Uruguay, accusati a vario titolo della scomparsa avvenuta tra il 1973 e il 1978 dei 23 italiani. Nella prima udienza la Corte presieduta da Evelina Canale ha respinto varie eccezioni presentate dalle difese degli accusati, a partire da quella di non poter giudicare imputati già processati nei loro paesi.

I rinvii a giudizio erano stati disposti nell’ottobre scorso dal gup di Roma Alessandro Arturi. Oltre all’omicidio è stato contestato anche il reato di sequestro di persona. Arturi non ha accolto il reato di strage. I gravi reati sono stati commessi grazie al Piano Condor che nei paesi del cono sud americano tra gli anni ’70 e ’80 ha consentito un’articolata operazione clandestina di coordinamento della repressione messa in atto dai servizi di intelligence delle dittature militari latinoamericane. Tra i paesi più colpiti  Cile, Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, ma i tentacoli del piano sono arrivati anche in Bolivia, Perù, Colombia e Venezuela. I servizi segreti come la Dina cilena, il Side argentino e il Fusna uruguaiano sono considerati i pionieri del Piano Condor, che ha infierito fino in Europa con l’attentato contro il cileno Bernardo Leighton a Roma, nel 1975.

Tra gli accusati figure molto importanti nelle vicende di orrore latinoamericane come il cileno Juan Manuel Contreras, ex capo della Dina, il servizio segreto di Pinochet, e Luis Arce Gomez, boliviano, ex ministro dell’Interno. Entrambi anziani – Arce Gomez ha 77 anni, Manuel Contreras 85 – non sono in Italia, mentre lo è invece Jorge Troccoli residente da tempo in provincia di Salerno. Prossima udienza il 12 marzo, per la costituzione delle parti civili, poi il processo entrerà nel vivo con la discussione delle prove.

Paolo Brogi

Comenzó ante el Juzgado Tercero de lo Penal de Roma, en el búnker de Rebibbia, el proceso para el Plan Cóndor en la que treinta militares latinoamericanos están acusados de asesinato múltiple. Presente en el tribunal acusado de la única residente en Italia, el uruguayo Jorge Troccoli. Veintitrés víctimas piden justicia. Después de diez años de investigación, el fiscal Giancarlo Capaldo ha logrado traer a procesos antiguos líderes del golpe militar de Bolivia, Chile, Perú y Uruguay, acusados de diversas maneras de desaparición ocurrido entre 1973 y 1978 de 23 italianos. En la primera audiencia, el Tribunal presidido por Evelina Canale rechazó varias excepciones presentadas por la defensa del acusado, de que no se puede juzgar a los acusados ya procesados en sus países.

Las acusaciones fueron preparados en octubre pasado por el GUP de Roma Alessandro Arturi. Además del asesinato también fue acusado de secuestro. Arturi no aceptó el delito de asesinato. Los crímenes graves que se han cometido a través del Plan Cóndor y en los países del Cono Sur de América entre los 70 y 80 años llevado a un articulado coordinación funcionamiento clandestino de represión puesto en marcha por los servicios de inteligencia de las dictaduras militares de América Latina. Entre los países más afectados Chile, Argentina, Brasil, Paraguay y Uruguay, pero los tentáculos del avión llegó a Bolivia, Perú, Colombia y Venezuela. Los servicios secretos como Dina chilena, argentina y el lateral uruguayo Fusna son considerados los pioneros del Plan Cóndor, que prevaleció en Europa con el ataque contra el chileno Bernardo Leighton en Roma, en 1975.

Entre los acusados figuras muy importantes en los asuntos de terror latinoamericano como el chileno Juan Manuel Contreras, ex jefe de la DINA, el servicio secreto de Pinochet, y Luis Arce Gómez, de Bolivia, el ex ministro del Interior. Ambas personas mayores – Arce Gómez tiene 77 años, Manuel Contreras 85 – no están en Italia, mientras que por otro lado es Jorge Troccoli tiempo de residencia en la provincia de Salerno. Siguiente audiencia el 12 de marzo para el establecimiento de las partes civiles, a continuación, obtiene el proceso en marcha con la discusión de la evidencia

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