La strage dei tunisini, ne mancano 500 all’appello
mercoledì, 1 Febbraio, 2012Desaparecidos 500 tunisini, le famiglie in patria reclamano ricerche
Associazione italo-tunisina le appoggia, un’interrogazione di Livia Turco
Onu, la strage del Mediterraneo 1.500 dispersi in mare nel 2011
Sono 1.500 i migranti dispersi nel Mediterraneo nel 2011, l’anno delle Primavere arabe. Lo calcola l’Unhcr. Circa 500 erano tunisini diretti in Italia. I parenti chiedono ricerche ed è nata una associazione italo-tunisina.
l’Unità , 01-02-2012
Rachele Gonnelli
Sono i nuovi desaparecidos. Anche se non è la mano guantata di nero di una dittatura ad aver cancellato le loro tracce, anche se la loro sparizione è oggi nel Mediterraneo e non nell’America Latina degli anni Settanta. Lo stesso si somigliano le madri tunisime che tutti i giorni da mesi si riuniscono a drappelli sotto il ministero degli Esteri a Tunisi portando al petto le loro foto. Dispersi, spariti, dimenticati. Sono oltre 1.500 i migranti, quasi tutti giovani e giovanissimi, partiti dalla Libia e dalla Tunisia, forse annegati cercando di attraversare il Mediterraneo nel 2011, anno della «primavera araba», per raggiungere l’Europa o meglio l’Italia, almeno come prima tappa. La conta ma è ancora una stima viene dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, l’Unhcr. La portavoce, Sybella Wilkes, sottolinea come si tratti del bilancio più pesante di sempre e come questo numero di 1.500 sia stato calcolato per difetto, «potrebbe essere più alto».
Il precedente primato risaliva al 2007, quando le vittime e i dispersi furono 630. Poi i controlli alle frontiere e i pattugliamenti marittimi in Grecia e in Italia, i «contenimenti» in Libia, aveva ridotto o almeno spostato le rotte. Invece il 2011, l’anno delle grandi speranze e delle grandi libertà in Medioriente, i viaggi della speranza sulle carrette del mare sono ripresi in forza. Inclusi anche i profughi imbarcati nella Libia dell’ultimo Gheddafi come «bombe umane» contro l’Europa.
Il problema è che nessuno li cerca, questi giovani dispersi. Sono almeno 400 solo quelli tunisini. Le fragili democrazie arabe non sembrano finora aver trovato la forza per affrontare i costi delle ricerche chieste a gran voce dai familiari, caricati dalla polizia a Tunisi una settimana fa. E l’Italia, la Francia, la Grecia, Malta non sembrano più sensibili. Per i parenti rimasti senza notizie, è un calvario tra lutto e speranza che il congiunto sia ancora vivo e magari, clandestino in un Cie, non riesca a comunicare con la famiglia.
DA UNA SPONDA ALL’ALTRA
Come Faouzi Hadeji, fruttivendolo a Genova, fratello di Lamjed, partito il 29 marzo, come molti, da Sfax. È convinto di aver riconosciuto il fratello in un servizio televisivo. «Sto diventando pazzo perché l’ho visto, era a Lampedusa, ma sono nove mesi che non lo sento e non so nulla di lui». Una delle molte storie documentate dalla campagna italo-tunisina «Da una sponda all’altra: vite che contano» e dall’associazione e venticinquenovembre@gmail.com che ha avviato una petizione online e una raccolta di nomi. Su questi casi la parlamentare del Pd Livia Turco ha chiesto in una recente interrogazione una risposta urgente della ministra dell’Interno Cancellieri.
- Appuntamenti (45)
- Best (136)
- Cultura (95)
- Fotografia (26)
- Internet-Media (108)
- Lettere (20)
- Libri (25)
- Mondo (2.247)
- Ndrangheta (4)
- Politica (192)
- Società (3.531)
-
andrea
Flavia Perina in questa prosa che filtra cose a lei scomode (Elena Pacinelli) e amplifica particolari insignificanti (presnuto gramscianesimo della… -
Alessandro Londero
Salve, se Paolo Brogi avesse richiamato magari avrebbe potuto avere più info di quel viaggio. Ora che l’ONU ha fatto… -
Geneva
Hi there to every body, it's my first visit of this blog; this webpage consists of awesome and in fact…
- Aprile 2022
- Marzo 2022
- Febbraio 2022
- Gennaio 2022
- Dicembre 2021
- Novembre 2021
- Ottobre 2021
- Maggio 2021
- Marzo 2021
- Febbraio 2021
- Gennaio 2021
- Dicembre 2020
- Settembre 2020
- Maggio 2020
- Aprile 2020
- Marzo 2020
- Febbraio 2020
- Giugno 2019
- Maggio 2019
- Aprile 2019
- Marzo 2019
- Gennaio 2019
- Novembre 2018
- Ottobre 2018
- Settembre 2018
- Agosto 2018
- Giugno 2018
- Maggio 2018
- Marzo 2018
- Febbraio 2018
- Gennaio 2018
- Novembre 2017
- Ottobre 2017
- Maggio 2017
- Aprile 2017
- Marzo 2017
- Febbraio 2017
- Gennaio 2017
- Dicembre 2016
- Novembre 2016
- Ottobre 2016
- Settembre 2016
- Agosto 2016
- Luglio 2016
- Giugno 2016
- Maggio 2016
- Aprile 2016
- Marzo 2016
- Febbraio 2016
- Gennaio 2016
- Dicembre 2015
- Novembre 2015
- Ottobre 2015
- Settembre 2015
- Agosto 2015
- Luglio 2015
- Giugno 2015
- Maggio 2015
- Aprile 2015
- Marzo 2015
- Febbraio 2015
- Gennaio 2015
- Dicembre 2014
- Novembre 2014
- Ottobre 2014
- Settembre 2014
- Agosto 2014
- Luglio 2014
- Giugno 2014
- Maggio 2014
- Aprile 2014
- Marzo 2014
- Febbraio 2014
- Gennaio 2014
- Dicembre 2013
- Novembre 2013
- Ottobre 2013
- Settembre 2013
- Agosto 2013
- Luglio 2013
- Giugno 2013
- Maggio 2013
- Aprile 2013
- Marzo 2013
- Febbraio 2013
- Gennaio 2013
- Dicembre 2012
- Novembre 2012
- Ottobre 2012
- Settembre 2012
- Agosto 2012
- Luglio 2012
- Giugno 2012
- Maggio 2012
- Aprile 2012
- Marzo 2012
- Febbraio 2012
- Gennaio 2012
- Dicembre 2011
- Novembre 2011
- Ottobre 2011
- Settembre 2011
- Agosto 2011
- Luglio 2011
- Giugno 2011
- Maggio 2011
- Aprile 2011
- Marzo 2011
- Febbraio 2011
- Gennaio 2011
- Dicembre 2010
- Novembre 2010
- Ottobre 2010
- Settembre 2010
- Agosto 2010
- Luglio 2010
- Giugno 2010
- Maggio 2010
- Aprile 2010
- Marzo 2010
- Febbraio 2010
- Gennaio 2010