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Assolti in 39 per l’azione contro il carovita all’Ipermercato otto anni fa a Roma

Roma: assolti per iniziativa a Ipermercato Panorama del 2004!

Tutti i 39 imputati per la manifestazione contro il Carovita dell’ipermercato Panorama e alla Feltrinelli del 6 novembre 2004 sono stati assolti perché il “fatto non sussiste”.

Il 6 novembre, durante la giornata per il Diritto al Reddito, diverse realtà di movimento hanno manifestato contro il carovita entrando presso l’ipermercato Panorama la mattina e alla Feltrinelli nel pomeriggio contro l’aumento dei prezzi, per richiedere una contrattazione ed un calmiere sociale.

La reazione della Procura di Roma fu del tutto scomposta: prima l’accusa di rapina e dopo, a distanza di circa due anni, gli arresti domiciliari per alcuni attivisti tra cui Nunzio D’Erme e Giovanna Cavallo proprio della comunità di Action.

Ovviamente ci furono grandi titoli sui giornali che parlarono di “spesa proletaria” e la solita bagarre politica che parlava di violenza, senza entrare nel merito di una protesta che aveva tentato di porre una questione fondamentale.

Adesso giustizia viene fatta e si riconsegnano quei fatti nella loro giusta entità.

A distanza di più di 7 anni possiamo dire che il 6 novembre è stata una legittima manifestazione che non solo non è riconducibile ad alcun reato, ma ha avuto il pregio di indicare in anticipo l’arrivo di una crisi economica che colpisce le tasche di tutt*. Il 6 novembre inoltre il movimento ha segnalato la necessità di costruire terreni di contrattazione sociale che permettano di conquistare diritti universali.

Questa situazione inoltre racconta di un vero e proprio abuso delle fattispecie penali, vale a dire l’utilizzo di reati pensati per crimini comuni, per ricondurre nel diritto penale, legittime manifestazioni di dissenso.   Cioè si usano reati comuni gravi come se fossero reati di opinione: pertanto si compie un’operazione incostituzionale contro la libertà di espressione. A noi era già capitato quando, sempre la Procura di Roma, ci accusò di associazione per delinquere in relazione alla lotta per il diritto all’abitare. Anche lì piena assoluzione.

Adesso si tenta di criminalizzare i movimenti per i beni comuni e il processo riguardante le manifestazioni contro la Tav è l’esempio più eclatante.

Per questo motivo è importante rivendicare la natura politica e sociale di azioni di movimento che parlano a milioni di persone contro il tentativo di ricondurre tutto a questioni di ordine pubblico o a fattispecie penali.

Due considerazioni ci sentiamo di fare: da una parte ci sembra che potrebbero essere impiegati meglio  i soldi pubblici usati per perseguitare attivisti che, al contrario, andrebbero premiati. Dall’altra, ci piace constatare come queste difficili esperienze stiano consentendo paradossalmente di costruire una giurisprudenza più avanzata, anche grazie alla competenza e alla dedizione dei nostri avvocati. Con l’assoluzione contro l’accusa di associazione a delinquere prima e di rapina adesso, si riconosce che è legittimo organizzarsi per i propri diritti e per costruire nei territori la contrattazione sociale.

Noi continueremo con ancora più forza e convinzione a lottare affinchè dalla crisi esca un paese, un europa e un mondo migliore, fondato sui diritti sociali e i beni comuni.
action diritti in movimento

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