Informazioni che faticano a trovare spazio

Little Nemo è atterrato su Googleland. Neanche McCay l’avrebbe immaginato…

Google oggi 15 ottobre ci fa un bel regalo: Little Nemo. La striscia di McCay comparve infatti il 15 ottobre del 1905 sul “New York Herald”. E andò avanti per parecchi anni. Raccontava di un bambino sui cinque anni, il “piccolo nessuno”, che ogni notte dal suo bel letto in legno cadeva nel paese del dormiveglia, lo “slumberland”. Scopo delle infinite avventure del piccolo era trovare Principessa, questo il nome originale della bambina, ecc ecc. Alla fine Little Nemo – eternamente nel suo pigiamino –  si risvegliava dal suo sogno avventuresco descritto con maniacale bravura dal McCay (qui sotto in foto).

Little Nemo in Slumberland è stata una delle prime strip comparse al mondo, sempre su giornali americani allora all’avanguardia come è successo anche con le prime crosswords (le parole crociate) comparse nel 1913 sul New York per “colpa” del giornalista inglese (di Liverpool come i Besatles) Arthur Wynne. Però già dal 1890 l’italiano Giuseppe Airoldi le aveva inventate sul “Secolo illustrato della domenica”.

Americanissime invece le strip: Little Nemo è invece del 1905, lo precedono come sunday pages Yellow Kid di Richard Felton Outcalt (1895 e  The Katzenjammer Kids di Rudolph Dirks (1897, in Italia poi ribattezzati Bibì e Bibò sul Corriere dei Piccoli).

Grazie Google, che ce lo ripropone oggi in una striscia che si apre striscia dopo striscia, nell’eterna caduta del nostro piccolo eroe del dormiveglia: Little Nemo in Googleland…

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