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Piano Condor, rinvio al 28 gennaio: il Gup vuole sapere se 11 imputati già detenuti nei loro paesi (su 35) vogliono presenziare oppure no al loro processo in Italia

Un nuovo rinvio al 28 gennaio per l’udienza preliminare del processo per il Piano Condor. L’udienza di fine gennaio si terrà nell’Aula Occorsio del Tribunale di Roma, l’unica in grado di ospitare la videoconferenza necessaria.

A stabilirlo è stato il Gup Arturi nell’udienza di oggi venerdì 22 novembre, la seconda dopo quella iniziale dell’11 ottobre, dopo aver accolto due richieste delle difese dei 35 imputati latino-americani accusati di omicidi e sequestri di persona con la rete di mutuo intervento stabilita dai golpisti dei paesi del Cono Sud americano (Cile, Argentina, Uruguay, Bolivia, Perù) .

La prima eccezione accolta è relativa alla traduzione dell’avviso di udienza preliminare e della richiesta della procura di rinvio a giudizio che dovrà essere ora notificata nelle loro lingue (insomma in spagnolo) ai 35 imputati.

La seconda richiesta accolta dal Gup è relativa al legittimo impedimento per 11 imputati che sono attualmente in carcere nei loro rispettivi  paesi (Uruguay, Bolivia, Cile).

Sarà effettuato un “interpello” per via rogatoria attraverso il nostro Ministero di Grazia e Giustizia affinché sia chiesto ai detenuti se vogliono o meno partecipare al processo in Italia.

In sostanza, se decideranno di non venire – come è più che probabile per questi ex golpisti – la loro posizione sarà giudicata in contumacia nel processo in cui l’accusa è sostenuta dal Sostituto Procuratore Giancarlo Capaldo.

Gli 11 “interpellati” sono 6 uruguayani, 3 cileni e 2 boliviani.

I sei uruguayani:

– José Ricardo Arasb Fernandez, militare in congedo, attualmente detenuto (con una richiesta di estradizione da parte dell’Argentina)

– José Horacio Gavazzo Pereira, stessa condizione

– Ricardo José Medina Blanco, nella stessa condizione

– Ernesto Avelino Ramas Pereira, detenuto nell’ospedale militare Talchahuano, stessa condizione

– Jorge Alberto Silveira Quesada, stessa condizione

– Gilberto Valentin Vazquez Bisio, stessa condizione

I due boliviani sono:

-Luis Arce Gomez, ex generale capo del D2 di intelligence dello Stato Maggiore e poi ministro dell’interno, detenuto nel carcere di Chonchonoro di El Alto

– Luis Garcia Meza Tejada, detenuto nello stesso carcere

I tre cileni infine sono:

– Juan Manuel Guillermo Sepulveda Contreras, detenuto nel carcere di Cordillera

– Marcelo Luis Moren Brito, colonnello in congedo di Temuco, detenuto nel carcere di Cordillera

– Pedro Octavio Espinoza Bravo, detenuto nel carcere di Cordillera

Rinvio quindi a fine gennaio per consentire a queste pratiche di raggiungere i destinatari, nel  rispetto del loro diritto di difesa.

Una dilatazione di tempi come spesso accade nei procedimenti giudiziari che comunque non modifica la posizione dei 35 accusati, chiamati a rispondere di gravissime violazioni dei diritti umani e di omicidio.

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