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Bologna, a processo i killer, la P2 di Gelli e D’Amato degli Affari Riservati

Bologna. Finalmente si va a processo di nuovo per la sua immensa strage del 2 agosto 1980. Sul banco degli accusati Paolo Bellini e qualche figura di contorno. Bellini, assassino confesso del militante di Lotta continua Alceste Campanile, una carriera nera tra Avanguardia nazionale e la mafia, è l’uomo ritratto in un fotogramma immortalato da un turista tedesco nei minuti della strage di Bologna. Era lì e la moglie l’ha riconosciuto.

Ma aldilà di lui il processo tocca per la prima volta un ganglio micidiale della storia criminale italiana, quello che riguarda la P2 di Licio Gelli con tutti soldi sottratti al Banco Ambrosiano e destinati ad essere usati per pagare i killer di Bologna. Grande cassiere l’ex capo dell’Ufficio affari riservati del Viminale, il prefetto Federico Umberto D’Amato, quello stesso arttivo a Milano per la strage di piazza Fontana, la morte di Pino Pinelli, il teorema infame sugli anarchici e poi la strage di Brescia.

E’ lui secondo l’accusa della Procura di Bologna ad aver ricevuto e gestito i soldi per pagare i Nar esecutori della strage della stazione.

Per quanto finora emerso ad inchiodarlo è un appunto di Gelli – appunto noto da anni ma volutamente messo in una sorta di quarantena fino ad oggi – con la nota sui passaggi di denaro traghettati attraverso “Zaff”, pseudonimo di D’Amato: soldi finiti a Parigi con cui sarebbe stato comprato e poi rivenduto un appartamento,e i cui proventi sono poi finiti nelle tasche dei killer dei Nar come pagamento dell’eccidio.

Il processo è stato deciso dal Gup oggi al termine di una lunga udienza preliminare avviata a fine novembre e si terrà a partire dal 16 aprile. Andrà seguito con la massima attenzione, dentro c’è la storia criminale che ha insanguinato l’Italia. Fa piacere sapere che Elly Schlein, vicepresidente della Regione Emilia Romagna, in rappresentanza della Regione costituitasi parte civile e ammessa dal gup abbia voluto presenziare a udienze preliminari.

E’ importante sapere quali sono le prove che la Procura porterà in dibattimento per mettere a fuoco questo patto criminale per infliggere all’Italia una ferita così profonda e destabilizzante come la strage di Bologna con i suoi 85 morti.

I Nar autori di un’infinita serie di omicidi efferati compiuti personalmente dai loro capi  hanno goduto finora di un trattamento assai di favore grazie a un garantismo mal riposto.

E’ venuto il momento di sapere che cosa è effettivamente successo in quel 1980.

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